Si è tenuta a Ruoti, nel palazzo del Comune, la prima riunione operativa del Forum dei Sindaci atta ad arginare il fenomeno dell’eolico selvaggio in tutta la Basilicata.
Erano presenti al tavolo una decina di sindaci del Potentino, il vice sindaco di Potenza e la Camera Forense Ambientale. Il primo atto sarà una richiesta di una moratoria alla Regione Basilicata, in attesa della realizzazione del piano paesaggistico che dovrebbe a breve essere affidata all’Unibas. I Comuni che hanno già mostrato interesse per l’iniziativa sono una quarantina ma il Forum resterà aperto a chiunque volesse aderire.
L’obiettivo è sostenere la voce dei cittadini contro il proliferare di enormi aerogeneratori e bloccare la diffusione del mini eolico. Il Comune di Ruoti è il promotore dell’iniziativa, protagonista da settimane con incontri, dibattiti e manifestazioni di protesta.
“Riteniamo fondamentale – dichiara il sindaco di Ruoti Anna Maria Scalise – che siano i livelli territoriali più prossimi ai cittadini a farsi portavoce della volontà della gente e contribuire alle decisioni in materia di autorizzazioni regionali o statali. Stiamo lavorando alla stesura di un documento che dia voce ai sindaci lucani nel preservare il proprio territorio stando al fianco dei cittadini, per dare un segnale concreto e di vicinanza alla popolazione.”
Scalise invita a costituire un forum della partecipazione locale per l’ambiente e a sottoscrivere, unitamente alla Camera Forense Ambientale, un documento che parta dagli amministratori, custodi e garanti dell’ecosistema, sia in termini paesaggistici che culturali.
“Insieme – sottolinea Anna Maria Scalise – possiamo fare osservazioni ed avanzare proposte utili a tutelare e proteggere le nostre bellezze e realtà, nell’ottica di un reale sviluppo sostenibile, tanto alla Regione quanto ai Ministeri competenti, utilizzando tutti gli strumenti che la legge ma, prima ancora, la Costituzione, mette a disposizione. Infatti un’azione congiunta di Comuni e Regione – conclude il sindaco di Ruoti – potrebbe portare a proposte di regionalismo differenziato, da parte dell’ente massimo territoriale, in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio. Diversamente, continueremo ad essere Primi cittadini muti destinatari di scelte superiori”.
– Antonella D’Alto –