In occasione del convegno sul tema “Turismo cinofilo nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”, organizzato dal Team Monte Pruno ho avuto l’opportunità di visitare e di ammirare una bellezza senza tempo, Roscigno Vecchia.
Un posto con tanto da raccontare ancora, immerso nel verde della natura incontaminata e disabitato da più di un secolo, quando nel 1902, in seguito a due ordinanze, i cittadini furono obbligati a trasferirsi nell’attuale Roscigno Nuova, a causa della presenza di diverse frane.
Solo una donna decise di rimanere lì e di non abbandonare le sue radici, Teodora Lorenzo, conosciuta come Dorina, morta nel 2000.
Ogni edificio, ogni angolo, ogni pietra racconta una storia, la storia di persone costrette a lasciare tutto e ricominciare da capo, lasciandoci però una ricchezza inestimabile, delle testimonianze concrete di come si viveva una volta.
Tutto questo è raccolto nel Museo di Arte e Civiltà contadina, dove sono esposti tutti gli strumenti utilizzati per la produzione del vino e dell’olio e per altre mansioni contadine; il “custode” di questo museo è Giuseppe Spagnuolo, una persona davvero interessante da conoscere, che da anni ormai fa anche da cicerone ai turisti.
È possibile anche visitare la “casa museo” appartenuta ad una famiglia nobile che presenta ancora tutto l’arredamento dell’epoca e dove sono anche esposte delle fotografie ritrovate nelle varie ricerche; al contrario, invece, della Chiesa di San Nicola di Bari, quasi integra all’esterno ma non visitabile. Solo da una piccola fessura si possono intravedere i resti dell’altare.
Roscigno è un luogo magico, dove poter passare del tempo in tranquillità, lontani dal caos e dalla fretta della città, considerata anche la “Pompei del ‘900”, “congelata” in un tempo che non tornerà; è stato inserita anche nella lista dei Siti Patrimonio UNESCO nel 1998.
Tra resti e testimonianze, tra bellezza e mistero, ha ospitato le telecamere della Nation Geographic e anche le riprese di alcuni film, l’ultimo nel 2019, “Attenti al gorilla” di Luca Miniero, con la partecipazione di Cristiana Capotondi.
Roscigno è un mondo incantato dove vorresti ritornare ancora e ancora.
– Melanj Caggiano –