Aveva denunciato soltanto pochi giorni fa la presenza di circa 50 mucche al pascolo all’interno del Parco Archeologico di Monte Pruno a Roscigno e i conseguenti danni a quello che è un bene di notevole rilevanza storica per il piccolo centro degli Alburni e per il territorio circostante. Ma proprio non ci sta il sindaco Pino Palmieri a subire in silenzio gli abusi perpetrati ai danni delle bellezze appartenenti al paese che amministra e così ha subito emesso un’ordinanza che permetterà, d’ora in avanti, il pascolo brado soltanto nei terreni di proprietà del titolare delle mandrie o dei greggi, opportunamente recintati e chiusi.
La decisione, ovviamente, giunge repentina anche per prevenire malattie infettive e precarie condizioni igieniche generate dall’abbandono di escrementi in ogni dove, prodotto di un pascolo scellerato nelle ore più disparate sia del giorno che della notte.
Per essere introdotti nel territorio roscignolo, dunque, armenti e greggi dovranno essere innanzitutto provvisti di accertamenti diagnostici, trattamenti immunizzanti e antiparassitari. Si potrà pascolare esclusivamente nei terreni di proprietà di chi conduce il bestiame, mentre sarà vietato farlo in aree e siti di interesse archeologico, storico, culturale, paesaggistico e ambientale e lungo i cigli, le scarpate e i fossi stradali.
La violazione dell’ordinanza comporterà per i trasgressori una sanzione pecuniaria che va da 25 a 500 euro.
“La legge è uguale per tutti e noi a Roscigno proviamo a far passare questo concetto importante” sottolinea il sindaco Palmieri raggiunto da Ondanews.
– Chiara Di Miele –
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6/2/2016 – Roscigno: il Parco Archeologico Monte Pruno invaso da 50 mucche