Venerdì 27 maggio, a partire dalle ore 11.00, Roscigno sarà protagonista di un importante incontro tra i primi cittadini che hanno dato vita alla “Rete Regionale dei Borghi abbandonati della Campania“, iniziativa che, coinvolgendo sia il governo locale che quelli provinciale, regionale e nazionale e vari soggetti pubblici e privati, tenta di definire un modello di sviluppo locale sostenibile in grado rigenerare e valorizzare i borghi storici abbandonati e il loro contesto territoriale, attraverso il recupero delle identità locali e del patrimonio edilizio e fondiario abbandonato.
Ad aderire alla Rete i Comuni di Roscigno, Centola, Romagnano al Monte, Aquilonia (AV), Melito Irpino (AV), Conza della Campania (AV), Tocco Caudio (BN), Apice (BN), Cerreto Sannita (BN) e San Pietro Infine (CE), nei cui territori sono presenti insediamenti totalmente abbandonati.
La “Rete Regionale dei Borghi abbandonati della Campania” si inserisce anche nell’attuazione della Strategia Europa 2020, per una crescita intelligente e sostenibile e la sua costituzione intende relazionarsi all’interno delle dinamiche di cui alla strategia nazionale per le Aree Interne, recepita dalla Regione Campania. La strategia alla base della Rete trova il suo fondamento nella costruzione di uno studio di fattibilità che individui i contenuti specifici delle azioni e degli interventi da attuare, la governance degli attori e dei partner interessati e il piano economico e finanziario dell’intero progetto.
L’orizzonte programmatico della “Rete Regionale dei Borghi abbandonati della Campania” prevede tra gli obiettivi strategici la creazione di un sistema di offerta turistico, culturale e ricettiva integrata e di un itinerario dei borghi abbandonati che da Roma possa dispiegarsi lungo il profilo dell’Appennino sino a Matera, Capitale della Cultura europea per il 2019.
“Nel corso dell’incontro che si terrà a Roscigno – spiega il vicesindaco del centro alburnino, Bruno Ruotolo, delegato per il progetto – i Comuni firmatari del protocollo d’intesa alla base della Rete discuteranno dell’adesione di nuovi centri e metteranno insieme le numerose idee atte alla valorizzazione dei nostri borghi abbandonati, affinchè si pervenga ad un progetto di riqualificazione e di sviluppo locale in totale sinergia. E’ nell’ottica di una governance mista, tra soggetti pubblici e soggetti privati, che si giungerà ad una gestione efficiente e a validi risultati che promuovano concretamente le risorse dei nostri territori e dei nostri borghi da riqualificare“.
Al tavolo dei lavori del prossimo 27 maggio sono stati invitati a partecipare Simone Valiante, Deputato della Repubblica, l’assessore regionale al Turismo Corrado Matera, il consigliere regionale Alberico Gambino e il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino.
– Chiara Di Miele –