“L’incendio che ha distrutto un’azienda per il trattamento dei rifiuti, all’origine di una vera e propria bomba ecologica, ripropone ancora una volta la serie di criticità relative alla gestione del ciclo dei rifiuti in Campania, in particolare nell’area di Battipaglia e della Piana del Sele“.
A dichiararlo, a seguito dell’incendio di un’azienda di trattamento rifiuti a Battipaglia, è il consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Nicola Cammarano.
“Al di là delle cause all’origine del rogo – spiega Cammarano – gli unici a farne le spese restano i cittadini, vittime puntuali delle inefficienze e della negligenza della Giunta regionale. Il modello di gestione dei rifiuti adottato negli ultimi 20 anni in Regione Campania, con riguardo alla centralizzazione territoriale degli impianti a dispetto delle direttive europee che invocano invece la prossimità e l’autosufficienza delle comunità, genera concentrazioni industriali, economiche e politiche pericolose”.
“Nell’ultima battaglia contro l’ampliamento dello Stir di Battipaglia – sottolinea Cammarano – abbiamo sollecitato in più di un’occasione la questione relativa alla concentrazione di aziende nell’area industriale interessata. La presenza di impianti pubblici e privati, dedicati alla gestione dei rifiuti di buona parte della provincia e autorizzati senza alcun interesse per l’impatto ambientale è una questione che non può più essere elusa, anche alla luce dell’evento della scorsa notte.”.
“Come Movimento 5 Stelle – conclude – siamo vicini alla comunità di Battipaglia, con l’impegno di seguire attentamente gli sviluppi delle indagini, oltre che di accertarci sulle eventuali conseguenze sull’ambiente nella Piana del Sele”.
– Claudia Monaco –
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