L’ex sindaco di San Gregorio Magno Pierangelo Piegari, 75 anni, condannato ai servizi sociali per effetto della sentenza della Corte di Cassazione pronunciatasi in merito al rogo del dicembre del 2001 in cui morirono 19 persone, ospiti presso un centro che ospitava malati psichiatrici ed ubicato alle porte del paese.
Era la notte del 15 dicembre del 2001, quando a San Gregorio Magno, presso la struttura riabilitativa per malati mentali “Sir” dell’Asl di Salerno, a causa di un corto circuito all’impianto elettrico, morirono carbonizzati tra le fiamme 19 ospiti in cura presso la struttura.
Il centro di riabilitazione era collocato in un prefabbricato, donato dal governo francese alla comunità di San Gregorio Magno a seguito del terribile sisma del 1980; solo successivamente, circa dieci anni dopo, divenne una struttura di accoglienza per malati mentali.
Una tragedia immane che scatenò un vero e proprio “terremoto” politico e mediatico. Dieci gli indagati per la morte degli undici uomini e otto donne ospiti del centro, tra cui l’allora sindaco del Comune di San Gregorio Magno e giornalista Rai, Pierangelo Piegari.
Ed è proprio a distanza di quattordici anni da quel rogo che arriva la sentenza definitiva: Piegari dovrà scontare dieci mesi in prova ai servizi sociali.
E di quella dolorosa vicenda, il noto giornalista ormai in pensione che ha realizzato migliaia di interviste nella sua lunga militanza in Rai, dalla sua casa romana, al nostro invito a rilasciarci una sua dichiarazione, taglia netto e risponde: “Non rilascio interviste”.
– Mariateresa Conte –