E’ stata presentata istanza di riesame contro il decreto di perquisizione che lo scorso 19 febbraio fu messo in atto nello studio di commercialista del primo cittadino di Rofrano, Nicola Cammarano.
La difesa del sindaco, infatti, vuole vederci chiaro su quell’atto che poi ha condotto al ritrovamento, nei tre computer presenti all’interno dello studio, di presunte immagini pedo – pornografiche.
Si aspetta, ora, che venga fissata l’udienza al riesame di Salerno. La Procura che sta analizzando il caso dovrà trasmettere tutti gli atti al tribunale del capoluogo per capire se la perquisizione sia avvenuta in maniera corretta e lecita, rispettando la legge.
La Guardia di Finanza di Vallo della Lucania scoprì il materiale pedopornografico durante un normale controllo fiscale nello studio di commercialista del primo cittadino di Rofrano. La perquisizione, poi, si estese anche al comune e nella sua abitazione.
I finanzieri trovarono foto e video pedopornografici in un solo pc, uno dello studio professionale a cui poi vennero apposti immediatamente i sigilli.
Il riesame dovrà stabilire la legittimità di tale perquisizione e se è avvenuta sulla base di fondati motivi e di indizi concreti.
– Giovanna Quagliano –
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