E’ stato sepolto senza un’identità quello che sulle pagine dei giornali degli ultimi mesi è stato appellato come “lo sconosciuto di Petina“, un uomo di circa 30 anni ritrovato senza vita da un escursionista di Caggiano nello scorso mese di luglio sul Monte Figliolo a Petina.
A settembre, infatti, dopo serrate indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, il cadavere senza nome ha trovato degna sepoltura nel cimitero del paese in cui è stato ritrovato. Gli uomini del Capitano Davide Acquaviva hanno lavorato strenuamente per tentare di risalire alla sua identità, anche attraverso eventuali denunce di scomparsa, ma il giovane sembra non essere mai esistito, addirittura prima della morte, dato che sembrerebbe che nessuno lo abbia cercato non vedendolo rientrare a casa
Dall’aspetto non si tratterebbe di un clochard o di chi vive in condizioni di disagio. Il corpo era atletico e ben curato, la carnagione medio scura o comunque molto abbronzata. Un genere di fototipo che aveva lasciato pensare si trattasse di un cittadino straniero. Indossava dei pantaloni lunghi, una t-shirt, delle scarpe adatte al trekking e aveva con sé uno zaino, in cui però non è stato ritrovato alcun oggetto che potesse ricondurre ad una sua identificazione precisa. Non aveva addosso il telefono cellulare nè i documenti di riconoscimento.
Il cranio fracassato lascia presumere la caduta da un’altezza di circa 30 metri, mentre sui suoi polsi furono trovati dei tagli e in tasca delle lamette.
– Chiara Di Miele –
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