Alla Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli è stato eseguito un intervento chirurgico di grande rilevanza su una giovane portatrice di una mutazione del gene BRCA1, responsabile di un aumento significativo del rischio di tumore alla mammella e all’ovaio. La mutazione sul gene BRCA1 comporta infatti un rischio fino a quattro volte maggiore di sviluppare un tumore al seno e una probabilità del 20-40% superiore di contrarre un tumore ovarico rispetto alle donne non mutate.
L’intervento, della durata di quattro ore, è stato eseguito da quattro diverse équipe mediche e chirurgiche. Il team della Breast Unit, guidato dal dottor Tommaso Pellegrino, dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale ad Indirizzo Bariatrico, Endocrino Metabolico e Senologia, diretta dal professor Mario Musella, ha eseguito una mastectomia bilaterale nipple sparing, ovvero l’asportazione di entrambe le ghiandole mammarie preservando il complesso areola-capezzolo. Contestualmente, il professor Fabrizio Schonauer, con l’équipe dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica diretta dal prof. Francesco D’Andrea, ha realizzato la ricostruzione immediata delle mammelle con protesi definitive.
Nel corso dello stesso intervento, il professor Pierluigi Giampaolino, dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia, Ginecologia e Centro di Sterilità diretta dal professor Giuseppe Bifulco, ha asportato le tube e le ovaie utilizzando la tecnica innovativa dell’ultra mini laparoscopia. L’équipe anestesiologica, coordinata dal professor Giuseppe Servillo, ha garantito il supporto necessario durante tutto l’intervento, in particolare grazie al contributo del dottor Marco Cipolletta e del dottor Giampiero Cozzolino.
“È stata fondamentale la sinergia tra le diverse équipe operatorie, un lavoro di squadra determinante per fornire ai pazienti un’assistenza medica e chirurgica in linea con gli standard internazionali. Un particolare ringraziamento va al Direttore Generale Giuseppe Longo che ci ha garantito le migliori condizioni per poter eseguire questo intervento di altissima chirurgia presso la Breast Unit dell’Azienda”, sottolinea Tommaso Pellegrino.
La paziente, che ha reagito positivamente all’intervento, è stata dimessa e ora si trova in buone condizioni cliniche.