A San Pietro al Tanagro da qualche giorno il Comune, in collaborazione con la Comunità Montana Vallo di Diano, ha provveduto ad installare alcuni cartelli che indicano le aree di emergenza, di soccorso e ammassamento in caso di terremoto.
Dalla prossima settimana i volontari di FATA Onlus Protezione Civile percorreranno a tappeto l’intero territorio comunale per distribuire un volantino contenente la cartina del Piano di emergenza comunale che illustra le aree di emergenza più vicine. Sul retro della cartina sono riportate anche le buone pratiche da adottare in caso di terremoto.
In merito all’installazione degli utili cartelli interviene Marianna Iannone, presidente di FATA Onlus Protezione Civile. “L’installazione dei cartelli indicativi delle aree di emergenza, soccorso, attesa e accoglienza in caso di rischio sismico sono molto importanti – afferma -. I cartelli però sono fini a sè stessi se non si comprendono le indicazioni e soprattutto se non si è a conoscenza del Piano Comunale di Protezione civile. In tutto il paese sono indicate le aree di emergenza, che sono delle zone aperte e sicure dove le persone possono attendere soccorsi e informazioni dopo l’evento sismico. In un paese sono identificate più aree di emergenza, per raccogliere tutte le persone anche se abitano in zone non proprio centrali del paese. Queste aree permettono in caso di emergenza di fare un immediato censimento delle persone, per capire se qualcuno è in difficoltà oppure è rimasto vittima di un crollo. Non solo, ma in questo modo le formazioni sono più immediate e arrivano a tutti i cittadini in modo univoco“.
Da ciò l’idea dei volontari del Gruppo FATA, come spiega il presidente Iannone, “di divulgare le buone norme di comportamento in caso di terremoto e donare una carta del paese con indicate le aree di emergenza utili ai cittadini e capire quali sono quelle più vicine alla loro abitazione. La carta e le buone norme di comportamento sono riportate in un volantino plastificato che consegneremo a partire dalla settimana prossima in tutte le abitazioni di San Pietro al Tanagro“.
– Chiara Di Miele –