Continua a tenere banco nel comune di Sapri la questione relativa al Buon Pastore, la casa di accoglienza per anziani che rischia di essere chiusa a partire dal 1° marzo a causa di importanti lavori di straordinaria manutenzione dei quali l’istituto necessita da molto tempo.
Si tratterebbe di interventi, secondo quanto emerso questa mattina durante la conferenza stampa tenuta dal sindaco Gentile, che la Congregazione delle suore Francescane Elisabettine Vulgo Bigie, che si occupano dell’assistenza degli anziani, richiederebbero dal 2012. Una situazione non più sostenibile, secondo le suore, che potrebbe comportare il trasferimento degli assistiti in una struttura presente a Capitello.
“Dal giorno in cui la nostra Amministrazione è venuta a conoscenza del problema che grava sull’Istituto Buon Pastore ci siamo subito attivati per risolverlo e scongiurare il trasferimento degli ospiti in un altro edificio – ha dichiarato il sindaco Gentile – Non è nostra intenzione affidare la casa di accoglienza per anziani ad una cooperativa, come è stato dichiarato dal capogruppo dell’opposizione Giuseppe del Medico, ma stiamo vagliando varie ipotesi per tenere attiva la casa di accoglienza, tra queste anche la presentazione di un progetto per riuscire ad ottenere dei fondi necessari alla ristrutturazione dell’edificio. Al momento abbiamo preso anche in considerazione l’ipotesi di una trasformazione, non economica ma di tipologia di struttura, che prevede dei requisiti tecnici diversi e minori rispetto a quelli previsti per le case di accoglienza per anziani al fine di garantire la permanenza delle suore e degli ospiti nella struttura“.
Non si è fatta attendere la risposta di Sapri Democratica che accusa il sindaco di “impegnare un’intera mattinata a parlare del passato invece di spiegare alla Città perché le suore lasciano la casa del Buon Pastore e come evitare che avvoltoi ‘affaristi del sociale’ mettano le mani su un bene patrimonio di tutti“. Inoltre, il gruppo Sapri Democratica pone a distanza alcune domande al primo cittadino, in particolare: “Perché il sindaco al suo insediamento non ha convocato il Consiglio d’amministrazione della struttura per capire come stavano le cose? I tecnici della cooperativa trovati a fare rilievi nell’edificio con quale procedura pubblica sono stati incaricati dal Sindaco?”.
La parola, così, passa nuovamente all’Amministrazione Gentile.
– Maria Emilia Cobucci –