Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro ha partecipato all’incontro organizzato dall’ACaMIR presso la Regione Campania avente come oggetto la riorganizzazione degli autoservizi sostitutivi al treno in vista degli orari estivi di Trenitalia ed il futuro della Sicignano-Lagonegro.
Il Presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania, Luca Cascone, ha aperto il dibattito spiegando le motivazioni della convocazione.
“Il Presidente è a conoscenza delle attività del Comitato e la Regione Campania intende commissionare ad RFI un nuovo studio di fattibilità per la riapertura della Sicignano-Lagonegro, per poi valutare scelte da farsi – ha dichiarato – E‘ un passo in avanti fatto dalla Regione, che vuole condividere la decisione, il nuovo studio serve per avere un quadro di quello che c’è e un quadro di quello che sarà, nel passato è stato sbagliato commissionare lo studio all’esterno. La Regione immagina costi più contenuti rispetto ai precedenti”.
Riserve sono state espresse dal Comitato durante l’incontro in cui si è chiesto se già si conoscono i costi del nuovo studio, auspicando che non siano sprecate inutilmente risorse pubbliche in quanto già esistenti altri studi di fattibilità che hanno previsto ingenti costi di realizzazione.
Il Comitato ha, inoltre, ricordato l’incontro con il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, in cui si era parlato del sistema cosiddetto a “spola” in caso di riapertura, per una gestione economica e veloce del vettore ferroviario e che sarebbe opportuno riattivare la ferrovia a tratte, iniziando dalla Sicignano – Polla.
L’incontro è continuato con un confronto sul treno ad Alta Velocità Milano-Taranto ed in merito il presidente Cascone ha dichiarato di aver incontrato e chiesto all’ex direttore delle Frecce, Battisti, la fermata del Frecciarossa 1000 a Sicignano prima ancora che iniziasse il servizio, con la delibera fatta dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e che lo stesso direttore avrebbe dichiarato che quel treno non si sarebbe mai fermato a Sicignano perché “ finanziato dalla Regione Basilicata e che non c’è nessuna intenzione di autorizzare ulteriori fermate in Campania”.
Il Comitato è intervenuto in merito, affermando che l’interlocutore deve essere la Regione Basilicata e non Trenitalia, pertanto il presidente Cascone, accettando il suggerimento, si è reso disponibile a creare questo rapporto inter-istituzionale mirato alla fermata del FR1000 a Sicignano.
Si è fatto notare, inoltre, che l’attivazione della fermata a Sicignano dovrebbe prevedere anche quella di un servizio di collegamento veloce via bus con il territorio, ovvero il Freccialink in coincidenza con l’arrivo e la partenza del treno. L’incontro in regione è continuato in modo tecnico, la proposta operativa avanzata dal Comitato e poi accettata dalla regione, è stata quella di risolvere l’annoso problema della domenica pomeriggio in cui, per raggiungere il capoluogo Salerno dal Vallo di Diano, o si attendono ore ad Eboli per un treno regionale o si arriva a Napoli per poi tornare indietro con un aggravio economico e di tempo.
La corsa domenicale partirà alle ore 16.00 da Lagonegro per poi fermarsi anche a Battipaglia, dove dopo dieci minuti dall’arrivo ci sarà la possibilità di trasbordo su un treno veloce per Salerno e per Napoli. Durante l’incontro si è reso noto all’ACaMIR che esistono verbali della Polizia Stradale e risposte ufficiali di ANAS che attestano che le fermate degli autobus, immatricolati a noleggio con conducente e non di linea, non rispettano il Codice della Strada.
Pertanto si è chiesto di regolarizzare il tutto e di prevedere anche la possibilità di effettuare il biglietto a bordo autobus così come avviene sui treni, nel rispetto delle norme europee a tutela dei viaggiatori.
– redazione –