Il Senato ha approvato due emendamenti al decreto Milleproroghe che rinviano di un anno l’obbligo vaccinale per l’iscrizione alla scuola materna, introdotto dal decreto Lorenzin nel luglio dello scorso anno. Gli emendamenti presentati da Lega e Movimento 5 Stelle rinviano l’introduzione dell’obbligo di presentare la certificazione dei vaccini all’anno scolastico 2019/2020.
Il “decreto vaccini” prevede l’obbligo per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne (0-6 anni), ma riguarda anche le scuole elementari, medie e i primi due anni delle superiori. Le vaccinazioni obbligatorie in via permanente sono antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite virale B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae di tipo b. Altre quattro sono obbligatorie sino a diversa successiva valutazione dopo una verifica triennale e dunque fino al 2020 (antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella).
L’approvazione del decreto annulla la circolare del ministro della Salute Giulia Grillo con cui si riteneva sufficiente per l’iscrizione all’anno scolastico 2018/2019 un’autocertificazione vaccinale in sostituzione di una documentazione ufficiale dell’ASL.
Diverse le polemiche sollevatesi in seguito all’approvazione del rinvio dell’obbligo vaccinale per l’iscrizione alla scuola materna. A far sentire la propria voce anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha espresso “la netta contrarietà al rinvio dell’obbligo sui vaccini, che rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili, e soprattutto di fare arretrare una battaglia che ci ha visti impegnati con determinazione per raggiungere obiettivi di sicurezza per i nostri bambini“.
“La Regione Campania – ha annunciato il governatore – verificherà la possibilità di norme legislative autonome in relazione alla necessità di mantenere gli obiettivi. Intanto partirà un’ulteriore verifica attenta dell’Anagrafe delle vaccinazioni. Le famiglie inadempienti saranno escluse da misure sociali di sostegno che rientrano nelle competenze della Regione, a cominciare dal contributo per gli asili nido. Per il resto non arretreremo di un millimetro per mantenere alti i livelli di vaccinazioni in Campania“.
– Chiara Di Miele –