Finalmente, dopo una lunga attesa, si sono svolte le elezioni per il rinnovo dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili del Circondario di Sala Consilina- Lagonegro. Due le liste in campo: “Insieme per la Professione” e “Uomini liberi”, con candidati alla carica di Presidente Gianluca Timpone e Angelo Pagano. Al termine dello scrutinio, svoltosi sotto la supervisione del Commissario Maria Rachele Vigani, con 150 voti è risultato eletto alla carica di Presidente Gianluca Timpone.
- Presidente, qual è la sua primissima impressione dopo questo successo?
E’ stata una bella esperienza, in quanto in entrambe le liste i candidati erano molto accreditati. Alla fine siamo riusciti a spuntarla noi perché, evidentemente, siamo riusciti ad intercettare al meglio la voglia e l’esigenza di cambiamento dei nostri associati.
- Lei, ora, al termine di una competizione anche abbastanza impegnativa, si propone di essere il Presidente di tutti.
Assolutamente si. A tal riguardo debbo dire che ho molto apprezzato il gesto del candidato presidente della lista opposta alla nostra, Angelo Pagano, che al termine dello scrutinio mi ha telefonato per farmi gli auguri. Con il dottor Pagano abbiamo già in mente, condividendo un obiettivo comune, di lavorare per perseguire in maniera unitaria l’obiettivo di ricompattare l’ambiente, lacerato in passato da contrasti, che da questo momento in poi li consideriamo alle spalle.
- A distanza di poche ore dalla proclamazione e dall’insediamento, il Consiglio si mostra già operativo.
Sì, nella giornata odierna si è svolto già il primo consiglio dove ad affiancarmi sono stati scelti Paolo D’Alvano quale vice presidente, Luciano Salerno quale segretario mentre la carica di tesoriere è stata affidata a Michelangelo De Paola. Dal consiglio è emersa anche la necessità di coinvolgere gli iscritti a 360 gradi, dando poi la possibilità ai colleghi più giovani che dovessero trovarsi di fronte ad un primo incarico di avvalersi dell’ausilio di un aiuto pratico che verrà fornito da un team creato all’occorrenza. Questa iniziativa rappresenta una vera novità per agevolare i tanti professionisti che si trovano ad interfacciarsi con incarichi mai ricoperti in passato.
- Lei è un volto noto a livello mediatico; pensa che questo possa agevolare il lavoro dell’Ordine?
Ritengo che rappresentare un ordine professionale è da considerarsi un grande onore anche perché ricevere la fiducia da parte di tanti colleghi rappresenta anche un impegno nei loro confronti. Se il mio rapporto consolidato con i media nazionali può servire a far conoscere il nostro Ordine anche nelle “alte sfere”, non è cosa da sottovalutare, anche perché nei piccoli ordini la voce di chi li rappresenta può avere una grande eco, con benefici a favore di tutti gli iscritti.
- Pensa che il suo “modus operandi” sarà seguito da tutti i suoi colleghi, oppure teme di incontrare qualche ostacolo sulla sua strada?
Le insidie ci sono in tutti gli ambienti e poiché veniamo da una stagione non facile, caratterizzata da denunce e scambi di accuse gratuite tra iscritti, penso e spero che con me si apra una nuova fase. L’obiettivo è quello di posizionarci sulla stessa linea, senza distinzione di ruoli e/o competenze. Tutti gli iscritti saranno chiamati a partecipare in maniera indistinta. Certo qualche voce fuori dal coro ci sarà sempre, però l’importante è saper ascoltare anche chi emette delle note stonate, per riequilibrare quella sintonia musicale che ad oggi emetteva solo note stonate.
- Come pensa di riconciliare la sua posizione lavorativa che la vede impegnata su quasi tutto il territorio italiano con l’impegno dell’Ordine?
Inizialmente questa cosa mi spaventava e non poco, però poi con il passare delle ore, all’indomani della vittoria elettorale, ho messo insieme un po’ di cose e sono sicuro di riuscire a conciliare attività istituzionale e professionale, anche perché sono coadiuvato da una squadra costituita da figure individualmente molto valide che sono entusiaste nell’accompagnarmi in questa nuova avventura. I successi si raggiungono non singolarmente ma collettivamente, semmai questo dovesse venir meno, è soltanto in quell’occasione che dovrò preoccuparmi.
- Molti suoi colleghi ripongono tantissime aspettative su di lei. Mica ha paura di deluderli, no?
La certezza che possa fare tutto bene non esiste. L’importante è utilizzare tutte le proprie competenze ed energie per cercare di tirare fuori il meglio da se stessi. Se poi qualcosa dovesse andare storto, pazienza; importante è fare tutto in buona fede nell’interesse della collettività. Quello che sicuramente posso garantire è lavorare senza risparmiarsi, coinvolgendo tutti con l’obiettivo di deludere meno gente possibile, cercando di contribuire a dare tutto il prestigio che merita al nostro Ordine.
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