Le intricati fasi che hanno preceduto il rinnovo delle cariche della Comunità Montana Vallo di Diano, le inquietudini interne al PD locale, le nomine di Pellegrino e Matera ed i progetti dell’ente. Questi alcuni degli argomenti affrontati con il presidente dell’istituzione montana Raffaele Accetta.
– Poco più di 2 mesi fa la rielezione a presidente della Comunità Montana, preceduta da non facili trattative. Quali le principali difficoltà incontrate? E come si è sbloccato il tutto?
Nessuna trattativa. Non è stata mai messa in dubbio la nomina dell’esecutivo della Comunità Montana. La discussione ha riguardato e ancora riguarda, purtroppo, il nuovo organigramma del Consorzio Bacino SA. La vicenda si è sbloccata anche per la determinazione di tutti i sindaci, in quanto non era più sostenibile alcun rinvio, soprattutto perché l’ente aveva bisogno di un governo stabile per poter portare avanti il progetto legato alla Strategia delle Aree Interne
– C’è stata qualche turbolenza all’interno del PD valdianese. Oggi qual è la situazione?
Più che turbolenza la definirei normale dialettica politica all’interno di un partito. Oggi direi che la situazione è più tranquilla. L’elezione unanime della giunta dell’ente montano e la nomina di Tommaso Pellegrino, quale Presidente del Parco, ha ridato agli amministratori maggiore fiducia. Dopo tante polemiche gli stessi si sentono più motivati nell’affrontare le problematiche che attanagliano il nostro comprensorio, superando anche eventuali incomprensioni
– Proprio la nomina di Pellegrino e quella di Corrado Matera, quale assessore regionale, possono dare lo slancio definitivo al territorio, dal punto di vista turistico-ambientale e non solo?
Certamente, perché le due nomine arrivano in un momento particolarmente favorevole, sia per la coincidenza di poter contare su una filiera istituzionale omogenea, dal punto di vista politico (Governo-Regione-Provincia-Comuni), sia perché i nominati sono persone di grande esperienza, capacità e profondamente legati al territorio
– Come si rapporterà l’ente montano con queste due realtà?
La Comunità Montana, negli anni passati ha avuto sempre un ottimo rapporto istituzionale con le amministrazioni, però spesso ha avvertito la mancanza dei riferimenti politici di governo, sopratutto regionale e con difficoltà ha portato avanti le proprie attività. Ora, avendo anche questi importanti riferimenti, avrà sicuramente con loro un’interlocuzione costante e direi quotidiana perchè i problemi sono tanti e occorre utilizzare al meglio questa favorevole congiuntura
– Quali i programmi ed i progetti relativi alla Comunità Montana Vallo di Diano?
L’ente, negl’anni passati, ha prodotto un grande lavoro sinergico con le amministrazioni, sopratutto nel settore della gestione associata di servizi e funzioni. La predisposizione del progetto Leader ha generato il GAL Valdiano, i tanti progetti nella Forestazione ci hanno consentito di avere un primato quantitativo e qualitativo, assicurando serenità nel rapporto con gli operai idraulici-forestali. Il riconoscimento di una buona governance ci ha permesso di essere scelti dal Ministero come una delle 4 Aree della Campania in cui sperimentare la Strategia Nazionale delle Aree Interne e di avere, l’assegnazione del 2° progetto pilota, dopo l’Alta Irpinia. Gli altri progetti saranno legati al ruolo che l’ente potrebbe avere se sarà trasformato in Unione di Comuni Montani
– Cono D’Elia –