Le gigantografie delle vittime della malavita, che hanno occupato per alcuni mesi il Palazzo Reale di Napoli, sono state rimosse su decisione della Soprintendenza.
La mostra, composta da centosei immagini delle vittime innocenti della criminalità organizzata, era stata installata il 17 aprile in Piazza del Plebiscito e al Palazzo della Regione Campania, in Via Santa Lucia, dove invece le foto non saranno rimosse.
L’iniziativa fa parte del progetto #Noninvano, sostenuto dalla Fondazione Polis e dalla Regione Campania, in collaborazione con Libera e il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.
Era la gigantografia di Joe Petrosino ad aprire la lunga serie di installazioni fotografiche di uomini e donne uccisi dalla criminalità organizzata tra il 1909 ed il 2014.
La Fondazione Polis ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook, corredato di foto, in cui comunica lapidaria: “Ci dispiace comunicare che la mostra #Noninvano è stata disinstallata”.
Uno dei primi a denunciare il proprio sdegno sui social network è Pasquale Scherillo, fratello di Dario (altra vittima innocente, ucciso a 26 anni nel 2004, a Casavatore), uno dei volti di #Noninvano: “Ancora una volta – scrive Pasquale – le nostre istituzioni girano le spalle ai propri martiri. Quelle foto servivano per fare memoria, servivano per svegliare le coscienze. Il vero spazio che manca in questa città, evidentemente, è quello per la Memoria”.
Dalla Soprintendenza ai Beni architettonici di Palazzo Reale fanno sapere che la mostra è stata rimossa su disposizioni di una nota diramata due giorni prima.
“Stiamo già lavorando ad una nuova destinazione – spiegano dalla Fondazione Polis – Siamo in contatto con diversi Enti ed Associazioni per creare una nuova installazione”.
– Filomena Chiappardo –