Incrociano le braccia gli avvocati che da oggi fino a venerdì 25 ottobre hanno deciso per l’astensione nelle udienze penali in programma nei Tribunali lucani di Potenza, Lagonegro e Matera.
Gli avvocati aderiscono alle cinque giornate di astensione indette dall’Unione delle Camere Penali, per protestare contro la riforma della prescrizione, che andrà in vigore dal 1° gennaio 2020, e che prevede che la prescrizione venga sospesa dopo la sentenza di primo grado, e che quindi non potrà più maturare nei giudizi di appello e Cassazione.
“E’ un problema che riguarda tutti, non solo avvocati ed imputati. Quello che stanno tentando di fare a livello governativo – ha dichiarato Vincenzo Bonafine, presidente della Camera Penale di Lagonegro – è sbagliato. Con questa riforma, anziché accelerare il corso del processo, si rischia di allungarlo e quindi la riforma prevista va nella direzione opposta. Va bene accelerare il corso del processo, ma si possono dare delle scadenze più ravvicinate per concluderlo prima. Ma questa riforma non è così. Anzi, l’imputato rischia di restare tale per un tempo indefinito, sotto la spada di Damocle senza certezze. Tutto ciò non è corrispondente ad una civiltà giuridica”.
Si va verso il 100% delle adesioni di questo sciopero. La protesta è condivisa anche dagli avvocati che non sono penalisti. In particolare, a Lagonegro la Camera Penale ha chiesto al Presidente del Tribunale di autorizzare gli avvocati a spiegare alle persone che andranno in udienza i motivi di questo sciopero. “Questo – ha concluso il presidente Bonafine – determinerà un allungamento dei processi, non un accorciamento”.
– Claudio Buono –