Cristian Telese, responsabile Ambiente del Partito Democratico Provincia di Salerno, interviene in merito alla vicenda che vede protagonista nelle ultime ore il sito di stoccaggio rifiuti di Polla e il conferimento di rifiuto biostabilizzato dallo STIR di Battipaglia, come disposto da un’ordinanza a firma del Presidente della Provincia Giuseppe Canfora.
Provvedimento che, come sottolinea Telese, “si è reso necessario per far fronte ad una seria emergenza (la saturazione dei capannoni adibiti allo stoccaggio del rifiuto biostabilizzato CER 19.05.01 dell’impianto di Battipaglia) che avrebbe, di fatto, comportato l’impossibilità assoluta per i Comuni della Provincia di Salerno di prelevare per le strade il rifiuto “tal quale” (CER 20.01.03)“.
Telese annuncia poi i due punti fondamentali a cui si è addivenuto ieri mattina nel corso di una Conferenza di Servizi a Palazzo Sant’Agostino a cui hanno preso parte, oltre alla Provincia, anche la società affidataria del servizio EcoAmbiente e il Comune di Polla. “Il risultato di tale concertazione si può riassumere in due punti fondamentali – spiega Telese – la fine improrogabile del trasferimento temporaneo dei rifiuti biostabilizzati fissata per il giorno 21 settembre 2015 (e non più il 2 novembre) e la nomina da parte del Comune di Polla di un tecnico di fiducia per il controllo dei rifiuti conferiti“.
Durante la Conferenza, inoltre, è emerso, come dichiara Telese, che “il rifiuto biostabilizzato recante codice CER 19.05.01 (per il quale, di recente, il Consiglio di Stato ha disposto il divieto del trasferimento fuori Regione) e destinato, temporaneamente, al sito di stoccaggio di Polla, è inodore, poiché già trattato dall’impianto STIR di Battipaglia“.
“L’impegno sinergico del Presidente Canfora, del consigliere provinciale delegato all’Ambiente Mimmo Volpe e del PD di Salerno – conclude Telese – con la collaborazione (seppur “tardiva”) del Comune di Polla, ha portato a restringere sensibilmente i tempi di utilizzo temporaneo dell’impianto di Sant’Antuono ma anche a scongiurare quella che sarebbe stata una vera e propria crisi del ciclo integrato della raccolta dei rifiuti con conseguenziale permanenza per le strade dei Comuni del salernitano dei rifiuti “tal quale” non trattati. Si specifica, infine, che la provincia non ha fatto altro che approntare una risposta “riparatoria” ad una problematica ben nota già da anni, ma sempre passata sotto traccia e mai affrontata da chi avrebbe dovuto“.
– redazione –
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