Si è tenuta questa mattina la protesta pacifica contro l’arrivo dei containers colmi di rifiuti provenienti dalla Tunisia e diretti al Comprensorio militare di Persano. L’iniziativa annunciata sui social dal primo cittadino di Serre, Franco Mennella, ha avuto luogo con lo scopo di salvaguardare e tutelare l’ambiente del territorio della Piana del Sele.
A tal proposito il primo cittadino di Serre ha chiarito la vicenda ad Ondanews, sottolineando che i cittadini non si arrenderanno.
“Siamo esterrefatti e arrabbiati per quello che sta accadendo, ma non molleremo nemmeno per un attimo. Questa è una scelleratezza, portare ulteriori rifiuti di cui non si conosce nulla su un territorio come il nostro e al centro di un Comprensorio militare nel bel mezzo della Piana del Sele sinceramente è disumano. Il danno ambientale momentaneamente e finché non verrà effettuato il trasporto in loco non c’è; purtroppo però, e ci tengo a sottolinearlo, gli imprenditori locali mi hanno già segnalato molteplici disdette di ordini e mi riferisco a prodotti caseari e non solo”.
“Tutto questo è vergognoso – ha proseguito Mennella – noi ci opporremo con tutta la forza che abbiamo appellandoci a tutte le sedi legali, che siano amministrative, civili o penali. Non permetteremo questo scempio, stiamo parlando di rifiuti non codificati, pertanto dovranno subire un processo di caratterizzazione nel Comprensorio militare di Persano. Ma noi non sappiamo di che rifiuti stiamo parlando: possono essere altamente pericolosi oltre ad essere tossici, del resto la caratterizzazione non è stata fatta sulla nave o altrove perché i rifiuti emanano un odore nauseabondo. I containers non sono sigillati, non so se siano stati manomessi in Tunisia. La cosa grave è che questi rifiuti saranno portati nel nostro comune e i fondi chi dovrà metterceli? Nella delibera della Giunta regionale c’è scritto che la copertura finanziaria sarebbe ‘l’incasso delle polizze fideiussorie’ della società che ha generato tutto questo casino, che, soprattutto, è stata autorizzata dalla Regione. Mi spiego: qualunque società gestisca o sia addetta allo smaltimento dei rifiuti deve avere un’opportuna autorizzazione regionale”.
“La ditta che ha combinato questo casino è privata – continua Mennella – e andando in Tunisia ha generato uno scandalo internazionale: in base alla Convenzione di Basilea il ministro dell’Ambiente e il ministro degli Esteri devono risolvere la questione. Io non capisco perché su iniziativa del presidente della Giunta regionale si è scelto deliberatamente e senza discussione alcuna, anzi in maniera subdola e con una scorrettezza istituzionale degna di una dittatura, che i rifiuti dovranno arrivare a Serre. Noi l’abbiamo saputo tramite i giornali, ma non ci sostituiamo ai giudici, ci sono delle indagini in corso e sarà la Magistratura a stabilire quello che dovrà succedere”.
“Siamo stanchi, non vogliamo che questi rifiuti vengano a Serre e in particolar modo al centro della Piana del Sele – conclude -. E’ da due anni che questa storia va avanti ed è complessa ma posso dire per certo che stiamo parlando di un traffico internazionale illecito di rifiuti. L’attracco della nave continua ad essere rimandato, manca al momento l’Ordinanza del presidente della Provincia, forse il tutto doveva essere svolto in maniera rapida ma forse hanno iniziato a capire che troveranno delle difficoltà e noi gliele creeremo in tutte le sedi opportune”.
D’altro canto il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ha rassicurato che si tratta di “rifiuti ingombranti, in plastica e ferrosi in piccola parte, carta e cartone; non ci sono organici, dunque non c’è né un problema di esalazioni, quindi di miasmi, né un problema di percolato che sono le due criticità classiche della gestione dei rifiuti. Lo stoccaggio si farà in prossimità del porto di arrivo, ovvero quello di Salerno che è anche il luogo da cui i rifiuti sono partiti. Dovevamo individuare in provincia di Salerno un sito adeguato nel quale vi fosse un’operatività di stoccaggio e di movimentazione, perché questi rifiuti dobbiamo mandarli via quanto prima. A sud della provincia c’è un solo sito che presenta queste caratteristiche ed è quello abbiamo individuato nell’area di Persano. Sono state stoccate lì per 15 anni 90mila tonnellate di ecoballe di cui 35mila già sono state mandate via e il resto le manderemo nei prossimi mesi; si tratta quindi di un sacrificio ‘molto limitato e ragionevole’ e che non giustifica tanto allarmismo. A fine aprile vedrete che saranno più i rifiuti che saranno andati via rispetto a quelli che saranno arrivati”.