Si è tenuto questa mattina a Polla, presso lo stabilimento che ospitava l’ex Ergon nella Zona Industriale, un sopralluogo dei tecnici della EcoAmbiente Salerno spa in vista dell’arrivo di circa 2000 tonnellate di rifiuti dall’ex Stir di Battipaglia a causa dell’imminente blocco del Termovalorizzatore di Acerra per manutenzione. Lo stabilimento pollese, però, come più volte sottolineato anche dal sindaco Rocco Giuliano è inagibile e necessita di una serie di lavori per poter ospitare i nuovi rifiuti. Ciononostante il Comune di Polla e il resto degli amministratori valdianesi si sono opposti fin dal primo minuto a questo trasferimento, ribadendo più volte un secco No all’arrivo dei rifiuti nel comprensorio.
Presenti questa mattina anche il primo cittadino di Polla e il curatore fallimentare dell’ex Ergon, Michele Iuliano.
I tecnici hanno preso atto della necessità di eseguire una serie di lavori, inoltre le chiavi dello stabilimento non sono state consegnate perchè in possesso del magistrato. Si attende poi la pronuncia del Tar in merito all’impugnazione dell’ordinanza della Provincia da parte del Comune di Polla. “Tra i lavori da effettuare e la richiesta dell’agibilità – spiega il sindaco Giuliano – passerà del tempo e nel frattempo l’emergenza legata allo stop di Acerra sarà terminata. Stamattina i tecnici EcoAmbiente si sono resi conto che nell’impianto c’è bisogno di una serie di interventi, altrimenti non sarà possibile trasferirvi i rifiuti. Oltretutto le chiavi sono nelle mani del magistrato e al momento bisogna attendere la pronuncia del Tar sul nostro ricorso“.
Giuliano, inoltre, si esprime ancora una volta sull’atteggiamento tenuto da Strianese in questo frangente. “Il Presidente della Provincia continua ad essere scorretto – afferma – perchè oggi ha fatto accompagnare i tecnici dalla Polizia Provinciale, evitando ancora un confronto con le istituzioni locali. Non è così che si risolvono i problemi“.
Come stabilito da un’ordinanza firmata dal Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, nella struttura di Polla verrà trasferita temporaneamente la FUTA, Frazione Umida Trattata Aerobicamente, ottenuta a valle del processo di biostabilizzazione della frazione organica residua proveniente dalla tritovagliatura del rifiuto secco indifferenziato lavorato presso il TMB di Battipaglia. La scelta è ricaduta su Polla e altri centri campani, tra cui Casalduni, Caivano e San Tammaro, ed è stata confermata lo scorso 27 agosto nel corso di una conferenza dei servizi convocata in Regione a cui hanno preso parte la Città Metropolitana di Napoli, le Province e le società provinciali per la raccolta dei rifiuti e che si è conclusa con l’approvazione di un Piano per affrontare la chiusura del Termovalorizzatore di Acerra che ha incluso il sito valdianese tra quelli che dovranno aiutare ad ospitare per non più di 90 giorni le 42000 tonnellate di frazione secca.
In sostanza, come spiegato anche dalla Provincia, bisogna allocare 2.000 tonnellate di FUTA nell’impianto di Polla per liberare alcuni spazi nel TMB di Battipaglia, che potrebbero essere utili per stoccarvi altra FUTA che non sarà prodotta nei 40 giorni di stop di Acerra.
– Chiara Di Miele –
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