“La decisione assunta con un nuovo arrogante atto calato dall’alto dalla Regione Campania di portare oltre 200 container provenienti dalla Tunisia e contenti migliaia di tonnellate di rifiuti non definiti nel sito di stoccaggio nella zona militare di Persano nel Comune di Serre, cuore della Piana del Sele, rappresenta l’ennesimo sfregio all’intera comunità che vive in questo territorio”.
E’ quanto dichiarano i gruppi politici e civici di Eboli Democratici e Progressisti, Movimento 5 Stelle ed Eboli Responsabile che intervengo sulla questione dei rifiuti tunisini.
“Dalla discarica di Grataglie ad Eboli, a quella di Castelluccio a Battipaglia, dal CDR poi STIR di Battipaglia alla discarica di Basso dell’Olmo a Campagna, dalla discarica di Macchia Soprana a Serre, al sito di stoccaggio di Ecoballe a Coda di Volpe, sempre ad Eboli, fino al sito di stoccaggio a Persano, la Piana del Sele è stata continuamente mortificata da scelte fatte altrove, tese a spostare in questa area ogni problema relativo alla crisi dei rifiuti da cui la Regione Campania non è mai uscita – continuano – Questo modo di procedere, con confusione e approssimazione della politica regionale, soprattutto per quel che riguarda la gestione dei rifiuti è ormai intollerabile. La stessa definizione della perimetrazione dei sub ambiti si configura come una mera e opaca operazione politica piuttosto che risponde non a quel principio di omogeneità politica e territoriale di cui parla la legge, ma a quello di omogeneità politica. Occorre che il territorio della provincia sia suddiviso in zone realmente omogenee geograficamente ed economicamente, e che esse siano messe in condizione di assumere le scelte rispetto alla gestione dei rifiuti, entro i propri perimetri sia in termini di organizzazione dei servizi che in termini di dotazione impiantistica”.
Secondo i gruppi, bisogna ripartire da Persano affinché tutti i comuni trovino la forza politica di porre sui tavoli regionali e nazionali una vera “vertenza Piana del Sele“. “La nostra terra ha una spiccata vocazione agroalimentare e può muoversi in direzione dello sviluppo del turismo ambientale, culturale e religioso, oltre che guardare ad una industrializzazione green. Ebbene, gli Enti sovracomunali, a partire dalla Regione, investano su queste risorse”.
Condividono la decisione assunta al Consiglio comunale di Serre di costituire un coordinamento fra i Sindaci dell’area per seguire la vicenda rifiuti ed auspicano che venga aperto alla partecipazione ed al contributo dei comitati presenti sul territorio dell’intera area.
“La nostra partecipazione di questa mattina al presidio pacifico nell’area di accesso al sito di Persano è una partecipazione convinta e un invito a tutti i cittadini di unirsi in questa battaglia che rappresenta una tappa importante per il futuro della Piana del Sele e per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti”, concludono.
- Articolo correlato:
23/02/2022 – Rifiuti dalla Tunisia a Persano. Il sindaco di Serre: “E’ vergognoso, noi non ci arrenderemo”