I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio artistico di Bari hanno scoperto un’organizzazione dedita alla ricettazione, al furto e all’esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici.
Sono 51 gli indagati e 21 sono stati raggiunti da varie ordinanze cautelari. Nell’operazione denominata “Canusium” sono risultate coinvolte anche due persone del Cilento.
Un 59enne di Lustra è finito agli arresti domiciliari dopo le perquisizioni effettuate dai militari. Nei guai anche un 56enne di Capaccio Paestum, sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’epicentro dell’operazione era Canosa di Puglia ma aveva ramificazioni in tutta Italia e coinvolgeva tombaroli e ricettatori provenienti da diversi luoghi.
Si trattava di un canale commerciale di monete archeologiche che, frutto di scavi clandestini eseguiti in Puglia e in Campania, venivano cedute dai vari ricettatori ai diversi trafficanti internazionali.
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24/05/2023 – Operazione “Canusium”. Ricettazione di reperti archeologici, perquisizioni a Capaccio Paestum e a Lustra