Dagli Usa al Regno Unito per portare l’esperienza medica e la ricerca scientifica dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza a livello internazionale. “È un proliferare di attività e di successi che ogni giorno contribuisce a tenere alto il livello dell’ospedale di Potenza e del quale intendiamo dare atto – ha sottolineato il Direttore Generale, Massimo Barresi – Vanno in questa direzione gli ultimi studi prodotti dalla Unità Operativa Complessa di Neurologia e dall’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Chirurgia plastica ricostruttiva. Risultati clinici, medici e diagnostici affiancati da una ricca produzione di pubblicazioni che ci inorgogliscono e che intendiamo divulgare”.
Il team della UOC di Neurologia del “San Carlo” di Potenza, diretta dal dottor Nicola Paciello, si sta distinguendo in termini di assistenza clinica ma anche per rilevanti contributi in campo scientifico internazionale. La conferma arriva dalla recentissima pubblicazione dell’articolo “Pneumocephalus Associated With Spontaneous Intracranial Hypotension” sulla prestigiosa rivista statunitense “Headache”, la seconda al mondo in termini di spessore scientifico nell’ambito “cefalee e dolori cranio-facciali”. L’articolo, che ha come co-autori i dottori Michele Trimboli, Angela Cervellino e Donato Peluso, con il fondamentale contributo dell’ex-direttore Enrico Ferrante, ha trovato spazio nella sezione “Teaching Images” della rivista dell’American Headache Society, illustrando il primo caso al mondo di pneumocefalo associato alla rara sindrome da ipotensione intracranica spontanea.
La Neurologia dell’AOR “San Carlo” prosegue il percorso avviato negli ultimi anni finalizzato ad affiancare all’assistenza clinica, incentrata sulle necessità del paziente, l’attenzione alla ricerca e produzione scientifica.
Uno degli studi più grandi al mondo per numero di pazienti esaminati, ovvero “Analisi retrospettiva di 5 anni delle protesi mammarie Eurosilicone“, invece, porta la firma del dottor Maurizio Saturno, Responsabile UOSD di Chirurgia plastica ricostruttiva dell’Azienda ospedaliera di Potenza, e dei Dottori Sharon Stewart, Erin Bell ed Emanuela Esposito. Lo studio sulla sicurezza delle protesi Eurosilicone è stato condotto congiuntamente alla Eurosilicone di Glasgow e pubblicato sull‘Aesthetic medical journall, una delle più importanti riviste al mondo di chirurgia estetica e ricostruttiva.
Le protesi mammarie al silicone, ampiamente utilizzate per la ricostruzione e l’aumento del seno, nel corso degli anni hanno subito diverse modifiche per migliorare la sicurezza, la qualità e l’affidabilità clinica. Complicazioni come reintervento, contrattura capsulare e rottura sono i rischi spesso associati alle protesi mammarie. Gli autori hanno condotto uno studio clinico retrospettivo su 2.151 donne che hanno subito l’aumento del seno o la ricostruzione del seno con le protesi mammarie, per analizzare e riferire tassi di complicanze associati a protesi mammarie Eurosilicone riempite con gel di silicone per un periodo di 5 anni.
Lo studio sarà presentato dal dottor Saturno il 28 settembre a Palermo al congresso della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.
– Paola Federico –