La Commissione Valutazione Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica del Ministero dell’Ambiente ha rilasciato parere favorevole alle istanze presentate dalla società Shell per effettuare ricerche petrolifere nelle aree denominate “Monte Cavallo” tra la Campania e la Basilicata e nelle località Pignola e La Cerasa.
Le istanze proseguono quindi il loro iter ministeriale: la Commissione tecnica ha rilasciato pareri positivi alla Shell indicando alcune prescrizioni. Assenti alle sedute i rappresentati delle Regioni e astenuto un solo membro di origine lucana.
La Commissione tecnica Via ha approvato gli studi di impatto ambientale della Shell, sottolineando che “gli studi possono essere considerati esaustivi nei suoi Quadri Programmatico, Progettuale ed Ambientale, se confrontati con l’entità, la durata, e l’effettivo impatto ambientale del progetto in oggetto dato il minimo impatto ambientale del Progetto, non possono essere considerati rilevanti eventuali effetti cumulativi con equivalenti progetti limitrofi”.
La Commissione prescrive poi che “non dovranno essere messe stazioni di rilevamento sismico passivo (geofoni) né nelle aree ambientalmente salvaguardate a vario titolo (SIC, ZPS, Parchi) né, tantomeno, nelle fasce di protezione delle stesse e base a quanto esposto nei Sia gli impatti ambientali del rilevamento geologico e sismico passivo in questa sede proposti sono da considerare del tutto trascurabili sia per entità che per durata temporale”.
“L’acquisizione – conclude – ed il mettere a disposizione della Comunità Scientifica e del Pubblico i dati rilevati dalla rete di rilevamento sismico passivo, permetterebbe invece un sostanziale miglioramento della valutazione di dettaglio del rischio sismico dell’area e pertanto permetterebbe di ottimizzare gli interventi preventivi di messa in sicurezza degli edifici pubblici, le case, le strutture industriali ed eventualmente anche dai rischi idrogeologici e qualunque attività futura diversa dal progetto in oggetto dovrà essere sottoposta a nuova procedura di Via e non possa essere dato un parere negativo di Via unicamente su base programmatica”.
“La decisione – dichiara Raffaele Accetta, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano – è stata presa nonostante i pareri contrari espressi dalle Regioni, i cui rappresentanti hanno disertato le sedute della Commissione Via, dagli enti locali, dal Parco Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, da imprenditori, associazioni e dei comitati. Si chiude l’anno 2018 con l’approvazione del progetto Strategia Area Interna del Vallo di Diano. Inizieremo il nuovo anno 2019 con la difesa dello stesso territorio dalle perforazioni petrolifere. Prepariamoci a quest’altra grande battaglia di civiltà e di sopravvivenza in questa zona”.
– Claudia Monaco –