“Il ministro Salvini deve decidere, in questi giorni, prima della fine del mese di agosto, sulla destinazione dei 1.460 milioni di euro definanziati, già destinati ad opere ferroviarie del Centro-Sud comprese nel PNRR che non si faranno più entro il 2026”.
E’ quanto afferma il Comitato per la Riattivazione della Ferrovia Sicignano-Lagonegro che fa riferimento ad un articolo pubblicato su “La Stampa”. Secondo quanto fatto filtrare dal Ministero dei Trasporti, infatti, salteranno diversi interventi del PNRR sulle linee ferroviarie. Tra le linee “sforbiciate” ci sarebbero la Orte-Falconara, Roma-Pescara, Salerno-Reggio Calabria.
“Il ministro Salvini deve anche rispondere all’interrogazione del Senatore Francesco Castiello (M5S) – spiega il Comitato – che ha chiesto la riapertura al traffico commerciale della tratta Sicignano-Polla della linea Sicignano-Lagonegro, con l’utilizzo di treni regionali ibridi (elettrico-batterie) realizzabile entro il 2026, come prescrive il PNRR. Su questa problematica che condizionerà per decenni il destino e lo sviluppo di un territorio con 152.000 abitanti e 60 Comuni, ovvero la Basilicata Meridionale, il Vallo di Diano e gli Alburni è calata la cappa del silenzio”.
“Ci auguriamo che i cittadini, le associazioni, gli amministratori locali, i rappresentanti politici regionali e nazionali (lucani e campani) facciano sentire, forte e chiara, la loro voce. Ora o mai più”, conclude.