“Bene aver iniziato a programmare la ripartenza, ma sulle riaperture ci aspettavamo di più. Così la maggior parte dei pubblici esercizi non potrà riaprire: meno della metà dei ristoranti ha a disposizione spazi esterni e nella stragrande maggioranza di casi, in particolare nei centri storici, si tratta di dehors di dimensioni modeste“.
Così Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet Confesercenti, in merito alle riaperture previste dal 26 aprile. In Zona Gialla, come annunciato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, sarà possibile non solo pranzare al ristorante ma anche cenare all’aperto. Rimarrebbe però il coprifuoco alle 22 e quindi per i ristoratori non si tratterebbe di una reale svolta bensì di un’ulteriore difficoltà, soprattutto nel reperire spazi all’esterno e nel fare i conti anche con il freddo che ancora imperversa in molte zone del Paese.
“Per le attività prive di spazi esterni, di fatto, si tratta di una proroga delle restrizioni – continua Banchieri -. Una proroga indefinita, oltretutto, visto che non è stata annunciata alcuna data. Di certo non è quello che le imprese si aspettavano dopo tutti questi mesi di restrizioni“.
“Così non possiamo andare avanti, le attività economiche sono al limite: il Governo deve riprendere il confronto con le associazioni di categoria per trovare soluzioni sostenibili per il settore. Anche dal punto di vista dei ristori: si continua a ragionare sui sostegni riferendosi al 2020, mentre dobbiamo concentrare gli sforzi anche sul sostegno alle imprese che sono ancora sottoposte a restrizioni nel 2021, come i pubblici esercizi” conclude il Presidente di Fiepet, la Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici.
– Chiara Di Miele –