Lettera aperta di Camelo Bufano, primo firmatario Comune Città Vallo di Diano, sulla riapertura del Tribunale di Sala Consilina
In riferimento alle ultime notizie oramai diventate di ordinaria e ripetuta conoscenza per i cittadini residenti del Vallo di Diano la mia riflessione porta a dire che le motivazioni ultime di adesso sono le stesse e le solite di allora quando fu sancita la chiusura del Tribunale di Sala Consilina e la contestuale chiusura del carcere.
Da quanto riferito da alcuni rappresentanti istituzionali e rappresentanti di partiti politici che hanno avuto incontri a Roma con rappresentanti istituzionali del Governo nazionale viene detto che la motivazione principale cui si fa riferimento è dovuta alla mancanza di numero di abitanti dei Comuni interessati. Motivazione questa che è il pilastro e presupposto giuridico perché la struttura giudiziaria di Sala Consilina potrebbe avere una seria opportunità di riapertura.
Questo criterio era vigente già nel 2013. Oggi come viene evidenziato la motivazione è la stessa.
In conclusione occorre avere un numero di abitanti di riferimento ad alcuni comuni che dovrebbero dare la disponibilità e quindi aderire e garantire quel numero di popolazione per la lecita riapertura della struttura giudiziaria. Nel caso specifico mi sembra che occorre dare seguito a una fusione in tema giuridico di Comuni perché si possa sperare nella riapertura dello stesso Tribunale.
Rappresentanti istituzionali e forze politiche di appartenenza alle diverse identità di pensiero politico di livello nazionale, regionale e provinciale sia di maggioranza che di opposizione concordano e si impegnano perché si raggiunga il numero di Comuni occorrenti alla riapertura.
Contrariamente invece non trova riscontro il criterio di fusione da parte di alcuni rappresentanti istituzionali e di partito perché il numero dei Comuni del Vallo di Diano attraverso il legittimo referendum istituzionale dove i cittadini residenti si possono esprimere sulla istituzione del Comune Vallo di Diano appunto mediante la fusione per dare vita a un solo corpo giuridico, quindi a una sola identità che rappresenti il Comune Vallo di Diano che rappresenti un numero maggiore rispetto ai 15 Comuni che singolarmente insistono nel comprensorio Vallo di Diano.
E sicuramente diventa una struttura più forte e solida per l’avvenire del territorio Vallo di Diano. Territorio che si impoverisce dell’indotto commerciale e culturale. Territorio che di fatto diventa ancora più povero economicamente. Inizia una nuova era di migrazioni di piccoli imprenditori verso territori più ricchi. Immaginate cosa potrà succedere con la prossima autonomia differenziata con la media dei redditi sempre più bassi.
– Carmelo Bufano –