E’ un primato importante e all’avanguardia quello raggiunto dalla comunità di Montesano sulla Marcellana che ufficialmente rientra tra i primi 100 comuni in Italia posizionati nelle “aree bianche” (zone che fino a poco tempo fa erano totalmente sprovviste di collegamenti internet a banda ultralarga, definite dal Ministero dello Sviluppo economico anche “aree a fallimento di mercato”) per attivazione e utilizzo di fibra.
In sostanza fino a qualche anno fa gli operatori privati del settore non avevano alcun interesse a investire in infrastrutture sul territorio comunale di Montesano. Ma si sbagliavano, perchè grazie ai fondi pubblici (la società Open Fiber è concessionario del bando pubblico gestito da Infratel, una società del Mise) oggi il comune termale non rientra affatto in un’area a fallimento di mercato, ma è la dimostrazione concreta di quanto ci fosse bisogno di un collegamento all’avanguardia.
Attualmente, infatti, la disponibilità di collegamenti a 1 gigabit al secondo (mille megabit) pone Montesano allo stesso livello di grandi città come Napoli, Salerno e Roma dove si può usufruire della stessa tipologia di connessione, cioè la FTTH (la “fibra fin dentro casa”, unica modalità tecnologica che permette di raggiungere quella velocità).
A questo proposito ricordiamo che mentre l’Adsl può arrivare ad un massimo di 7 megabit al secondo e la FTTC (fibra rame) non può superare i 200 megabit al secondo, la FTTH arriva a 1 gigabit al secondo (1000 megabit) e supporta le evoluzioni future (esistono già collegamenti a 10 gigabit al secondo). Secondo quanto disposto dall’AGCOM si può oggi definire “fibra” esclusivamente la FTTH contrassegnata da un apposito bollino verde.
Ricordiamo che il Piano “Italia a 1 Giga” ha l’obiettivo di promuovere, attraverso l’intervento pubblico, investimenti in reti a banda ultralarga che consentano di garantire a tutti gli utenti una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass. E’ il primo dei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga in attuazione del PNRR e prevede uno stanziamento di circa 3,8 miliardi di euro. Il lotto 10 Campania è stato aggiudicato da Open Fiber con un contributo pubblico di 194,7 milioni di euro. Nella nostra regione sono 488.573 i civici che andranno coperti con la fibra ottica integrale nell’ambito di “Italia a 1 Giga” e nel Vallo di Diano sono coinvolti i comuni di Sala Consilina, Polla, Monte San Giacomo, oltre a Roscigno, Sapri e Vallo della Lucania nelle vicinanze.
Poi c’è il Piano Strategico BUL con l’obiettivo di sviluppare una rete in banda ultralarga sull’intero territorio nazionale per creare un’infrastruttura pubblica di telecomunicazioni coerente con gli obiettivi dell’Agenzia Digitale Europea, è già in corso dal 2018 ed è in fase di completamento. Si avvale di fondi europei (FESR e FEASR) e nel Vallo di Diano vede già coperti e con utenti attivi Montesano sulla Marcellana, Padula, Sassano, Buonabitacolo, Sanza, Casalbuono e Caggiano.
Nello specifico il dato importante che interessa Montesano e gli consente di classificarsi tra i primi 100 comuni a livello nazionale è quello di 250 utenti attivi. La maggior parte di essi (120) è stata attivata da un operatore locale (Geny) perchè Open Fiber, nella veste di concessionario pubblico, ha realizzato l’infrastruttura e l’ha successivamente messa a disposizione degli operatori privati che vendono il servizio agli utenti (a Montesano la rete Open Fiber conta al momento 115 operatori diversi).
Un primato particolare e allo stesso tempo significativo per un piccolo comune montano di un’area interna i cui cittadini e imprenditori che hanno scelto di lavorare sul posto possono navigare a velocità che fino a poco tempo fa non erano pensabili. Sicuramente un fattore positivo che invoglia ad investire sul territorio comunale e a scommettere in attività che della moderna tecnologia fanno abbondante utilizzo quotidiano.