È stato presentato presso l’ospedale “San Carlo” di Potenza il “Report 2017 e obiettivi 2018 della Reumatologia in Basilicata“. Il reparto si conferma un fiore all’occhiello della sanità italiana, grazie alle attività delle due strutture di Potenza e Matera.
All’iniziativa tanti ospiti, tra cui il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
Il Dipartimento di Reumatologia si riconferma un centro all’avanguardia per diagnosi, cura e ricerca delle malattie reumatiche. Nel 2017 le prestazioni ambulatoriali (oltre 18.700) hanno interessato per il 69% pazienti lucani e per il 32% pazienti provenienti da altre regioni.
“I numeri di Reumatologia – ha commentato Pittella – ci consegnano importanti risultati ma ulteriori obiettivi: completare lo sviluppo del Dipartimento, ottenere al più presto il riconoscimento dell’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e incremento della ricerca”.
Il Dipartimento, infatti, è anche un esempio di eccellenza nel campo della ricerca. “Per la nostra struttura è fondamentale – ha commentato la Angela Padula, direttore del Dipartimento di Reumatologia – È ampiamente dimostrato che le migliori performance qualitative nell’assistenza quotidiana vengano ottenute da specialisti impegnati anche nelle attività di ricerca, che si confrontano con i migliori colleghi a livello internazionale e sono costantemente aggiornati sui progressi scientifici”.
Il commissario dell’azienda Rocco Maglietta ha sottolineato: “Stiamo lavorando da anni affiancando alla qualità professionale dei nostri specialisti un’assistenza vicina al paziente e ai suoi bisogni, per diventare un polo interregionale di riferimento in tutto il Sud Italia”.
L’impegno degli specialisti di Reumatologia ha portato nel 2017 alla pubblicazione di 19 articoli su riviste scientifiche internazionali.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – ha sottolineato Salvatore D’Angelo, dirigente medico U.O. Reumatologia – Per quanto riguarda l’assistenza invece, sempre per migliorare, stiamo valutando la possibilità di implementare la rete territoriale con l’attivazione di ambulatori distrettuali per favorire una maggiore integrazione ospedale-territorio e aumentare la disponibilità di accesso alle visite specialistiche”.
Durante l’evento è stata ricordata la figura del prof. Ignazio Olivieri, scomparso lo scorso anno.
– Claudio Buono –