Il capo della segreteria in Regione di Vincenzo De Luca, Nello Mastursi, sabato sera ha rassegnato le dimissioni dall’incarico ricevuto pochi giorni dopo l’elezione dell’ex sindaco di Salerno a Governatore.
Intorno alle 18 di ieri, l’ufficio stampa della Regione ha diffuso un comunicato nel quale si informava che: “E’ stata accolta la richiesta di dimissioni del dottor Carmelo Mastursi che ha segnalato, dopo questi primi mesi di lavoro, l’impossibilità di coprire contemporaneamente il ruolo di responsabile politico dell’organizzazione del Pd regionale a fronte di un impegno sempre più rilevante in vista delle prossime amministrative, e un ruolo istituzionale del tutto assorbente per il carico di lavoro e i ritmi di attività impressi dalla nuova amministrazione in tutte le politiche di settore. Si ringrazia pertanto il dottor Mastursi per la collaborazione e il lavoro intensissimo di questi mesi”.
Intanto, secondo indiscrezioni trapelate ieri sera a Napoli e diffuse tramite le agenzie di stampa, Nello Mastursi sarebbe al centro di accertamenti giudiziari per iniziativa della Procura di Roma e attività investigative sarebbero state svolte nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato delegata dall’autorità giudiziaria.
Due anni fa, nell’ambito dell’inchiesta su tessere gonfiate e pregiudicati segnati nelle liste Pd di Salerno, filone in mano al pm Vincenzo Montemurro della Procura di Salerno, Mastursi fu sentito come testimone, ma tra le due indagini, al momento, sembrano non esistere collegamenti.
Ieri pomeriggio, Vincenzo De Luca ha convocato un vertice a Palazzo Santa Lucia con tutto lo staff, i consiglieri di maggioranza e gli assessori per lavorare alla sostituzione: il nome più accreditato è quello dell’assessore Alfonso Buonaiuto.
Si è anche pensato che Nello Mastursi non abbia più gradito le continue ingerenze dei figli del Presidente De Luca, tanto da abbandonare Palazzo Santa Lucia.
Varie ipotesi, dunque, che ancora non hanno trovato nessuna conferma ed anche il segretario provinciale Nicola Landolfi ha riferito di non sapere le ragioni che hanno spinto uno dei fedelissimi del presidente De Luca a fare marcia indietro sull’incarico.
Maggiore chiarezza sui fatti dovrebbe uscire dalla riunione convocata per oggi.
– Filomena Chiappardo –
Se il presidente De Luca è diventato oggetto di un piano per estrometterlo dal suo incarico,allora si difenda nei modi previsti dalla legge.Se invece la situazione gli è sfuggita di mano,allora si dimetta e dichiari “chiusa”la sua lunga carriera politica con tutte le sue luci ed ombre.