Fa dietrofront Franco Alfieri, dimissionario sindaco di Agropoli e al centro di un’accesa querelle riguardo a quella che, fino a poche ore fa, era una sua concreta candidatura alle prossime Regionali nella lista proposta dalla Segreteria del Pd Salerno. “Ho voluto accogliere l’invito del candidato Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, a fare un passo indietro rispetto alla mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania nella lista del Partito Democratico – scrive Alfieri – Lo faccio con tranquillità, ascoltando i valori che sono in me più forti, che tutti conoscono e da sempre apprezzano e che, nei momenti decisivi, rafforzano le mie scelte: lealtà, responsabilità, senso di appartenenza, fiducia nel riferimento politico“.
L’Assemblea regionale di ieri mattina si è rivelata una doccia fredda per l’ex sindaco cilentano, dimessosi poche ore prima quasi come per “ammorbidire” una situazione che però al partito (giunto anche un diktat di un irremovibile Guerini) proprio non è andata giù. Su Alfieri pende infatti un rinvio a giudizio per corruzione aggravata riguardo presunti appalti pilotati e, durante l’assemblea, sono state proprio le parole del segretario regionale Assunta Tartaglione a tuonare, rigide, nel bel mezzo di quello che non è stato affatto un consesso placido. “Mi appello al senso di responsabilità affinchè si faccia un passo indietro – aveva chiesto ieri la Tartaglione – Siamo tutti convinti che un passo indietro possa consentire due passi in avanti. Nella delicata ipotesi in cui questo non si verifichi propongo la espulsione dalla lista”.
Parole che hanno amareggiato il partito salernitano tanto da indirizzare a Renzi, Guerini, Orfini, Tartaglione e Graziano una lettera a sostegno della candidatura di Alfieri. Lettera che pare sia stata sottoscritta da quasi 200 tra primi cittadini del Pd della provincia, Presidente e amministratori provinciali, componenti della Segreteria provinciale e vari segretari di circolo. Nel testo si denuncia quella che è considerata una “situazione aberrante” e si appella Alfieri come “una persona perbene, da sempre definito il politico del fare“. Un’accorata richiesta di candidatura, quindi, conclude questo appello alla Segreteria regionale fatto da 200 esponenti salernitani che, senza Alfieri, si sentono “mutilati, demotivati ed offesi“. Lettera a cui, dopo poche ore, ha fatto seguito il ritiro spontaneo da parte del sindaco dimissionario.
– Chiara Di Miele –
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26/04/2015 – Regionali/Pd. L’Assemblea regionale approva le liste. Riserva su Franco Alfieri