L’appuntamento con il referendum costituzionale del 4 dicembre si avvicina e con esso si intensificano le iniziative a favore di una o dell’altra posizione. Abbiamo interpellato i sindaci del Vallo di Diano per capire se voteranno SI o NO. Ecco i risultati e le motivazioni esposte da alcuni primi cittadini:
- Pasquale Iuzzolino (Atena Lucana): INDECISO
- Attilio Romano (Casalbuono): SI “Non è la migliore riforma possibile, ma è un passo in avanti rispetto al passato. Il nuovo Senato non mi convince, ma ci sono altri aspetti che rappresentano un fatto positivo”
- Raffaele Accetta (Monte San Giacomo): SI “Voto SI non perché soddisfatto della proposta, ma perché Renzi é stato l’unico in grado di raggiungere questo traguardo. Gli esponenti politici che oggi sostengono il No, hanno fallito”
- Giuseppe Rinaldi (Montesano): NO “Voto NO per 2 ragioni su tutte: il ‘nuovo’ Senato non potrà essere votato liberamente e sarà l’ennesima platea di nominati. E poi la riforma accentra i poteri a Roma, limitando le competenze delle Regioni e sfavorendo così i territori periferici, come il nostro”
- Paolo Imparato (Padula): SI “Voto SI per appartenenza politica, ma anche perché la riforma, pur non essendo perfetta, rappresenta un importante punto di partenza, frutto di una condivisione di intenti tra diversi esponenti politici”
- Michele Caggiano (Pertosa): PIU’ SI CHE NO “Propendo per il SI, ma ancora non ho deciso. Intendo approfondire la questione negli aspetti pratici, non limitandomi a quelli politici”
- Rocco Giuliano (Polla): NO “La proposta di Renzi non è credibile. Non è necessario modificare la Costituzione per raggiungere gli obiettivi che lui intende perseguire”
- Francesco Cavallone (Sala Consilina): NO “Ho deciso di votare NO dopo aver ascoltato l’on.Migliore a Teggiano. E’ una decisione che va al di là degli aspetti di merito del referendum. Nel Partito si registra una deriva autoritaria a cui sono poco incline, così come sono poco propenso a subire regimi dittatoriali”
- Francesco De Mieri (Sanza): INDECISO
- Domenico Quaranta (S.Pietro al Tanagro): SI “Il quesito presenta limiti di intervento, ma propendo per il SI. Il referendum ha assunto connotati tali per cui la vittoria del NO lascerebbe intendere che l’Italia si è privata di qualsiasi coraggio di riformare”
- Michele Marmo (San Rufo): PIÙ SI CHE NO “La riforma presenta delle cose buone, mentre altre sono discutibili”
- Antonio Coiro (Sant’Arsenio): INTENZIONE DI VOTO NON MANIFESTATA “Ho un’idea chiara, ma preferisco non manifestarla, per non condizionare l’elettorato santarsenese”
- Tommaso Pelegrino (Sassano): SI “E’ un passo avanti per il Paese e per lo snellimento burocratico. Non possiamo permetterci di restar fuori dalla fase di modernizzazione. Chi pensa ai propri figli, non può non votare si”
- Michele Di Candia (Teggiano): SI
Il bilancio finale è di 6 SI, 3 NO, 2 “Più si che no”, 2 indecisi, ed un voto non rivelato.
– Cono D’Elia –