Domenica 20 e lunedì 21 settembre avrà luogo il Referendum costituzionale che ha la finalità di approvare o respingere il testo di legge costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” riguardante la riduzione del numero dei deputati da 630 a 400 e quello dei senatori elettivi da 315 a 200. Il provvedimento normativo in questione era stato approvato dalla Camera dei Deputati quasi all’unanimità, mentre dal Senato della Repubblica con una maggioranza inferiore ai due terzi dei componenti. Come prescritto dall’articolo 138 della Costituzione, il provvedimento non era stato direttamente promulgato proprio per dare la possibilità di richiedere un referendum confermativo entro i successivi tre mesi.
Il disegno di legge costituzionale sottoposto ad approvazione si compone di quattro articoli:
– L’articolo 1 modifica l’articolo 56 della Costituzione riducendo il numero dei deputati da 630 a 400. Il numero dei deputati eletti nella Circoscrizione estero passa da 12 a 8.
– L’articolo 2 modifica l’articolo 57 della Costituzione riducendo il numero dei senatori da 315 a 200. Il numero dei senatori eletti nella Circoscrizione estero passa da 6 a 4. Il numero minimo di senatori assegnato ad ogni regione si abbassa da 7 a 3. Nel nuovo testo le due Province autonome di Trento e Bolzano vengono equiparate alle regioni, assicurandosi tre senatori a testa. Rimangono invece invariati i seggi assegnati al Molise e alla Valle d’Aosta.
– L’articolo 3 modifica l’articolo 59 della Costituzione stabilendo che il numero massimo di senatori a vita di nomina del Presidente della Repubblica non possa in alcun caso essere superiore a 5.
– L’articolo 4 disciplina l’entrata in vigore delle nuove disposizioni di legge stabilendo che esse si applicano a decorrere dalla data del primo scioglimento delle Camere successivo alla data di entrata in vigore della legge costituzionale e comunque non prima che siano decorsi 60 giorni dalla predetta data di entrata in vigore.
Il quesito referendario è il seguente:”Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie generale – n° 240 del 12 ottobre 2019?“. Per la validità del referendum costituzionale non è necessario che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto: la riforma costituzionale è promulgata se è approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendentemente da quante persone si sono recate ai seggi.
Si vota domenica 20 settembre dalle 7 alle 23 e lunedì 21 settembre dalle 7 alle 15. Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del Comune che avranno compiuto il 18° anno di età entro il 20 settembre 2020 e non siano incorsi in cause di esclusione dall’elettorato attivo. I cittadini italiani residenti all’estero (iscritti all’AIRE) possono votare all’estero. L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido o con il modello riepilogativo consegnato in fase di rilascio della carta di identità elettronica e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita o ha esaurito gli spazi può richiedere il rilascio del suo duplicato o il rinnovo all’ufficio elettorale del Comune .
Ciascun elettore può apporre un segno sul SI se desidera che la norma sottoposta al Referendum entri in vigore o apporre un segno sul NO se desidera che la norma sottoposta a Referendum non entri in vigore.
– Chiara Di Miele –