I dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sui redditi del 2021 evidenziano che in Italia il reddito imponibile pro capite annuo (al netto delle eventuali detrazioni) è di 20.745 euro.
Il reddito pro capite indica il reddito di ogni singola persona (dal latino “pro capite”, per testa). L’analisi si basa su una spesa lorda frazionata sulla popolazione di riferimento: in poche parole, i redditi dei cittadini vengono sommati e la cifra viene poi divisa per numero di abitanti di ogni comunità.
Il dato del 2021 risulta in forte ripresa (+949 euro) rispetto a quello del 2020 (19.796 euro) fortemente condizionato dalla pandemia. In Campania il reddito medio dei cittadini è di circa 16.930 euro e nel Vallo di Diano i comuni sono adeguati alla media regionale.
Dai dati si riscontra che tra i comuni valdianesi con un reddito pro capite di 16mila risultano Sant’Arsenio (16.678 euro su 2.655 abitanti), San Pietro al Tanagro (15.873 euro su 1.641 abitanti), Polla (15.562 euro su 5.102 abitanti). Seguono, nella fascia dei 14mila euro, Casalbuono (14.464 euro su 1.042 abitanti) e Sala Consilina (14.194 euro su 12.237 abitanti).
Nella fascia dei 13mila euro rientrano, invece, i comuni di Pertosa (13.727 euro su 656 abitanti), Buonabitacolo (13.317 euro su 2.395 abitanti), Montesano sulla Marcellana (13.159 euro su 6.206 abitanti), Atena Lucana ( 13.801 euro su 2.346 abitanti), Teggiano (13.736 euro su 7.056 abitanti), Padula ( 13.225 euro su 4.903 abitanti), San Rufo (13.269 euro su 1.600 abitanti).
Seguono, con un reddito di circa 12mila euro, Sassano (12.552 euro su 4.643 abitanti), Sanza (12.184 euro su 2.376 abitanti), Monte San Giacomo (12.057 euro su 1.414 abitanti).
L’analisi dei redditi italiani pro capite del Ministero conferma che la maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi: come nel 2020 solo il 5% guadagna più di 55mila euro annui, mentre il 43% degli italiani guadagna meno di 15mila euro.
Il Ministero ha fatto sapere che circa 41,5 milioni di cittadini hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Un contribuente su quattro, precisamente il 26% del totale, ha dichiarato un reddito fino a 15.000 euro versando il 3,6% dell’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) complessiva.