Più dati sanitari per la dichiarazione precompilata dei redditi 2017. Entrano le spese veterinarie, gli occhiali da vista, i farmaci da banco e anche gli omeopatici, i servizi sanitari erogati dalle parafarmacie, come ecocardiogramma e test per la glicemia.
Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate di questi giorni dà attuazione al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 1° settembre 2016. Si allarga la platea dei soggetti tenuti a comunicare al sistema tessera sanitaria, gestito dalla Ragioneria Generale dello Stato, le informazioni relative alle spese dei cittadini, e definisce le regole per l’utilizzo dei dati. Tra i nuovi soggetti chiamati a dialogare con il sistema entrano, tra gli altri, psicologi, infermieri, radiologi, ottici e veterinari.
I cittadini troveranno i dati già inseriti in dichiarazione. Dopo le new entry dello scorso anno (spese sanitarie, universitarie, funebri, per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica e contributi per la previdenza complementare) entrano quindi in dichiarazione ulteriori voci di spesa.
Saranno tenuti a trasmettere i dati delle spese sanitarie sostenute dai cittadini nel corso del 2016 anche gli iscritti agli albi professionali delle ostetriche e dei tecnici sanitari di radiologia medica, le parafarmacie e in generale gli esercenti l’attività di distribuzione al pubblico di farmaci che hanno ottenuto il codice identificativo univoco previsto dal decreto del Ministro della salute il 15 luglio 2004 e gli ottici che hanno effettuato la comunicazione al Ministero della salute.
Sono, inoltre, tenuti alla trasmissione telematica dei dati al sistema della tessera sanitaria anche i veterinari iscritti all’albo ai quali viene richiesto anche di inviare le spese sostenute quest’anno dalle persone fisiche riguardanti le tipologie di animali individuate dal decreto del Ministero delle finanze, cioè animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.
Il tutto viaggerà per via telematica attraverso il sistema della tessera sanitaria: grazie al codice fiscale le spese sostenute dal contribuente finiranno direttamente all’interno della dichiarazione dei redditi. La dichiarazione precompilata non esonera, però, il contribuente dall’obbligo di conservare lo scontrino parlante per cinque anni.
– Tania Tamburro –