Un complesso intervento chirurgico è stato eseguito ad una bimba di nove anni ricoverata d’urgenza nel reparto di Pediatria Chirurgica dell’Azienda Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno diretto dal dottore Umberto Ferrentino.
La piccola paziente è arrivata al “Ruggi” con diagnosi di melena ovvero con feci intrise di sangue e con una forte anemia evinta dalle analisi ematiche. Dopo i dovuti accertamenti i medici del reparto non sono riusciti ad avere una diagnosi esaustiva che potesse giustificare l’anomala quantità di sangue presente nell’addome e le indagini eseguite non hanno messo in luce nessuna patologia.
“Abbiamo proceduto per esclusione – dichiara il dottore Ferrentino – e siccome l’unica parte non ancora esplorata era l’intestino tenue e il digiuno, cioè la sezione centrale del tenue, ci siamo orientati verso una diagnosi di ileite terminale ossia una malattia cronica intestinale oppure verso un diverticolo di Meckel”.
La bambina è stata sottoposta immediatamente ad una angio TAC che ha messo in evidenza una malformazione intestinale al livello dell’ileo terminale con la necessità impellente di un intervento chirurgico.
La paziente è stata trasfusa per la forte anemia e i medici con solerzia hanno praticato un intervento in videolaparoscopia assistita che dopo l’ispezione della zona interessata ha rimarcato una malformazione intestinale rarissima per una bambina, ovvero una duplicazione del tratto di intestino che nel caso specifico terminava a forma di sfera della grandezza di un mandarino.
Ancor più raro è che la duplicazione presentava anche cellule eterotipiche di mucosa gastrica che attivandosi avevano provocato ulcerazione dell’intestino duplicato. Attraverso la breccia ombelicale, l’équipe medica guidata da Umberto Ferrentino ha provveduto alla sua resezione e quindi al confezionamento di una anastomosi termino-terminale dell’intestino stesso.
Il decorso della bimba non ha presentato criticità e dopo alcuni giorni in cui si è alimentata con sacca parienterale è stata dimessa dal “Ruggi” per tornare alla sua quotidianità.