Si è tenuta ieri mattina presso il Tribunale di Lagonegro, in seduta collegiale diretta dal giudice Scorza, l’udienza a carico di Sebastiano Franco Sapia, il 50enne di Catania ritenuto l’autore della rapina che si è consumata a Polla il 10 ottobre del 2016 ai danni della filiale della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania.
L’uomo, che aveva messo a segno la rapina insieme ad un complice, nel mese di giugno dello scorso anno è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Polla, coordinati dalla Compagnia di Sala Consilina diretta dal Capitano Davide Acquaviva, dopo un’articolata attività di indagine.
Sapia non era presente all’udienza di ieri dopo avervi rinunciato. Alla presenza del pubblico ministero, la dottoressa Colella, e dell’avvocato dell’imputato, appartenente al Foro di Catania, la Corte ha ascoltato tutti i testimoni, tra bancari, altri teste, militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Sala Consilina, a cui furono affidati i rilievi all’epoca dei fatti, e il Maresciallo Giovanni Cunsolo della Stazione di Polla che, insieme all’allora Comandante, Maresciallo Danilo Marzullo, attraverso un lavoro di indagine certosino, ha ricostruito quanto accaduto quel 10 ottobre 2016 tramite la visione di filmati delle telecamere di videosorveglianza, controllo dei transiti in autostrada e delle celle telefoniche.
Sono quindi stati ripercorsi, attimo dopo attimo, i 4 minuti durante i quali si è consumata la rapina oltre all’intera dinamica messa a punto prima e dopo il reato. Quel giorno i due rapinatori armati, durante la pausa pranzo dell’istituto bancario, dopo aver tagliato la lamiera e parte del vetro antiproiettile, si erano introdotti da una finestra sul retro sorprendendo due impiegati di cassa intenti in operazioni di resoconto giornaliero. I due, minacciandoli con un taglierino ed una pistola semiautomatica, costrinsero i dipendenti ad aprire il caveau e la cassaforte e riuscirono a portar via solo 10mila euro in contanti disponibili per le operazioni contabili.
Entro fine febbraio verrà emessa la sentenza. Sapia è ancora detenuto nel carcere di Parma dove sta scontando condanne per numerose rapine a lui addebitate e perpetrate nel corso degli anni; l’ultima è quella ai danni di una banca della provincia di Parma commessa nel febbraio del 2017.
– Chiara Di Miele –
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