La celebre e rivoluzionaria sentenza della Corte Costituzionale del 28 luglio del 1976 fece uscire dalla clandestinità i pionieri dell’etere e fu un fenomeno che caratterizzò, dal punto di vista sociale, culturale e politico i decenni a venire. Le Radio libere rivestirono un ruolo fondamentale nella rivolta studentesca e nella lotta alla mafia, basti ricordare Radio Aut di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978, ma risolsero anche problemi territoriali, aiutando i meno abbienti e dando voce a chi faceva fatica ad essere ascoltato.
Esattamente a 45 anni da quella storica sentenza, per celebrare le Radio Libere è stata depositata in Consiglio regionale della Campania una mozione dal consigliere Tommaso Pellegrino, Presidente del Gruppo regionale di Italia Viva.
“Anche nella nostra regione quella delle Radio libere è stata una importante stagione di libertà di pensiero. Celebre fu l’intervista a Papa Karol Wojtyla che Tonino Luppino, giovane direttore di Radio Sapri, riuscì a realizzare nel 1979, dopo appena tre mesi di Pontificato, al termine di un’udienza generale. La mozione intende indicare la necessità che tutto lo straordinario lavoro in difesa della libertà di pensiero e di espressione venga riconosciuto – ha spiegato Pellegrino -. Ho ritenuto opportuno chiedere al Consiglio della Regione Campania che si promuovano iniziative tese alla valorizzazione delle Radio libere nella nostra regione oltre a istituire una data celebrativa che cada proprio il 28 luglio, data particolarmente importante per la radiofonia, in quanto si ricorda la storica sentenza della Corte Costituzionale che legittimò la possibilità di trasmissioni radiofoniche, liberalizzando l’etere, chiudendo la stagione del monopolio radiofonico”.