Raccogliere fondi per attività a scopo benefico a New York attraverso un grande Pizza Party nel centro della City che si svolge ormai da 11 anni. Tra i protagonisti dell’iniziativa anche un pizzaiolo originario di Teggiano, Paolo Fusco, che vive a New York da 9 anni.
Con la sua grande esperienza e la sua abilità nella realizzazione del piatto italiano più famoso al mondo, Paolo Fusco ha contribuito alla raccolta fondi di quest’anno prendendo parte al “Pizza Party a un dollaro”, una delle manifestazioni di beneficenza più consolidate a New York.
“Tutto è nato 11 anni fa – ha raccontato il pizzaiolo teggianese – da un’idea di Scott Wiener fondatore di ‘Slice Out Hunger’ un’organizzazione che si dedica ad eventi e campagne a supporto di iniziative per la prevenzione della fame negli Stati Uniti. Dalla semplice idea iniziale di utilizzare il cibo donato da pizzerie indipendenti per raccogliere fondi per banche alimentari e dispense locali, è nata la campagna del ‘Pizza Party a un dollaro’, una grande festa in cui sono chiamate a partecipare le principali pizzerie di New York a scopo benefico”.
Quest’anno sono stati raccolti 75mila dollari in poche ore, attraverso la realizzazione di 1.700 pizze con la partecipazione di oltre 60 delle migliori pizzerie di New York, tra cui quella in cui lavora Paolo Fusco. L’evento annuale è diventato un’istituzione nella City e continua ad ispirare altre città ad ospitare eventi simili. A ricevere i fondi raccolti in questa undicesima edizione della manifestazione è stata “Citymeals on Wheels” un’organizzazione no profit che ha lo scopo di garantire cibo e un po’ di compagnia ad ogni anziano newyorkese.
“Per me – ha spiegato Paolo Fusco – è stata davvero una bella esperienza. Sono contento di aver partecipato attraverso la pizzeria per la quale lavoro. Mi è capitato tante volte di fare le pizze in strada, anche nel mio paese d’origine a Teggiano, ma qui a New York è stata una vera emozione vedere tantissimi italiani incuriositi fermarsi al mio banchetto e farmi tante domande sulla pizza che stavo preparando. Lo scopo benefico dell’iniziativa è stata poi la parte migliore, sapere di fare del bene attraverso il mio lavoro ha reso tutto più bello. Penso che sarebbe un’iniziativa bella da realizzare anche nel nostro Vallo di Diano!”.
– Antonella D’Alto –