“Sono totalmente indignata e offesa come donna e cittadina dalle parole del sindaco di Sant’Arsenio, Antonio Coiro” si sfoga Stefania Giallorenzo, candidata nella lista “Rinascita Civica per Sant’Arsenio” in occasione delle amministrative del 2014.
Il suo risentimento ha origine dalla questione delle quote rosa, vicenda che è nata quando il Difensore Civico Regionale ha diffidato più volte l’amministrazione comunale santarsenese ad inserire in Giunta la rappresentanza di genere.
“Volevo ricordare al Sindaco che la sottoscritta ha contribuito alla vittoria delle elezioni con 49 preferenze” ha sottolineato Giallorenzo rispondendo al primo cittadino che in consiglio comunale, qualche giorno fa, aveva dichiarato di non poter assegnare l’assessorato ad una donna, e nemmeno a Stefania Giallorenzo perché non era stata eletta dal popolo per rivestire la carica di assessore.
La questione era stata attenzionata dal consigliere di minoranza, Antonio Ippolito, che con una interrogazione protocollata da tutta la minoranza, invitava il sindaco a provvedere alla scelta di una donna in Giunta. “Mi sembra un controsenso essere stata prima inserita nel suo staff e poi non essere stata considerata dal sindaco persona di fiducia” conclude Stefania Giallorenzo, dichiarandosi profondamente delusa, da un progetto sposato in pieno nel 2014.
– Tania Tamburro –
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Ormai è talmente scontato che le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini che il semplice ritornare su questo argomento è superfluo; insistere significa quasi dubitarne. Il problema è errato nell’impostazione in quanto qui non si tratta di rispettare il principio delle quote rose o non è necessario farlo ma quello che premia la capacità della persona che deve occupare un posto di responsabilità. Una persona, maschia o femmina che sia, deve essere dotata delle capacità necessarie in termini di esperienza e di preparazione per svolgere un determinato compito. Ciò premesso, ritengo che la persona in oggetto, Stefania Gianlorenzo, sia una persona capace a svolgere il compito di assessore. Non sono a conoscenza delle ragioni per le quali il Sindaco non abbia ritenuto opportuno assegnarle l’incarico ma non ritengo neppure che cio sia avvenuto senza una ragione.