Quasi mille bambini della provincia di Salerno non possono curarsi o devono interrompere da un giorno all’altro cure riabilitative che la stessa ASL gli ha assegnato, con conseguenze devastanti sulla loro salute. A denunciarlo con una lettera all’ASL Salerno è l’A.N.P.Ri.C. – Associazione Centri di Riabilitazione, secondo cui è una situazione che si scontra con l’indifferenza delle istituzioni.
L’Associazione, che già in una lettera precedente aveva denunciato la situazione senza avere alcuna risposta, nella nuova missiva fa una seconda richiesta di convocazione urgente del Tavolo Tecnico, previsto dal Decreto 41/18 e Contratto art. 8 comma 1, che ha l’obbligo di riunirsi ogni 2 mesi e che invece non si riunisce da 8 mesi.
Nella lettera l’Associazione ricorda che già il 30 settembre scorso aveva segnalato che oltre 600 bambini, pur essendogli state prescritte terapie indifferibili dai medici della ASL, non potevano effettuare queste terapie o addirittura, essendo in cura, avevano subito l’interruzione repentina del ciclo terapeutico.
Dopo due settimane l’Associazione non ha ricevuto alcuna risposta non solo da parte dell’Amministrazione ma anche delle associazioni che pure fanno parte del tavolo. “Ad oggi – si legge nella lettera – i bambini a cui non si fa terapia hanno superato il migliaio e il prossimo mese saranno il doppio. Le famiglie che vanno ai Distretti per sollecitare la presa d’atto da parte dei responsabili della riabilitazione per la continuazione del ciclo terapeutico, vengono rimandate a casa senza alcuna alternativa. Di fronte a questo dramma umano e sanitario non arrivano risposte che non siano il silenzio e l’indifferenza“.
L’Associazione Centri di Riabilitazione parla dei “responsabili della riabilitazione dei distretti” che sembrano concentrati esclusivamente in un ruolo di “guardiani dei tetti di spesa“, e chiude la lettera denunciando che non si fa neanche un censimento dei bambini in lista di attesa o ai quali è stata bloccata, da un giorno all’altro, la terapia prescritta dal medico e dalla speciale commissione medica di controllo della ASL.
– Antonella D’Alto –