Quanto sono sicure le banche che scegliamo per depositare i nostri risparmi? E’ questa una delle domande che spesso i risparmiatori italiani si pongono prima di scegliere un istituto di credito a cui affidare il proprio denaro o tramite cui avere accesso ad una serie di servizi bancari. Ed è la domanda che da domani, grazie ad un approfondimento giornalistico sul piccolo credito, si pone anche il settimanale “L’Espresso” richiamando l’attenzione dei lettori proprio sulla tematica della sicurezza delle banche locali e i rischi connessi.
Attraverso un dettagliato elenco di piccole banche, “L’Espresso” offre ai lettori la possibilità di conoscere e analizzare i dati inerenti ad una serie di istituti presi in esame. I dati pubblicati dalla nota testata sono elaborati da R&S, la società di ricerche e studi di Mediobanca, e riguardano quelle banche che nel nostro Paese operano a stretto contatto con il territorio.
Il campione, inerente a 377 medi e piccoli istituti di credito, è ordinato in base a un punteggio al quale corrisponde un colore: in rosso sono indicate le banche a più alto rischio di fallimento, in giallo quelle a medio rischio e in verde quelle a basso rischio. Il punteggio ottenuto nell’elenco è formato da quattro indicatori: l’incidenza dei crediti deteriorati netti sul patrimonio netto tangibile della banca, quella delle sofferenze sul patrimonio netto, la svalutazione dei crediti deteriorati sui ricavi e il “cost/income”, cioè il rapporto tra costi operativi e ricavi che costituisce il principale indicatore di efficienza.
L’equilibrio di una banca inizia a compromettersi, in sostanza, quando i crediti deteriorati superano il 100% del patrimonio netto tangibile.
Nell’elenco preso in esame da “L’Espresso” sono inserite diverse banche che operano sul territorio della provincia di Salerno e, tra queste, la Banca Monte Pruno è tra quelle che registrano un dato altamente positivo e che non può far altro che rendere ancora più sereni i clienti. L’istituto di credito guidato dal Direttore Generale Michele Albanese, infatti, rientra tra le banche considerate “a basso rischio” e quindi meritevole del bollino verde per la nota rivista nazionale. I bilanci presi in esame da R&S sono quelli relativi al 31 dicembre 2015 e per la Monte Pruno il rapporto tra i crediti deteriorati netti e il patrimonio netto tangibile è del 49,7%, mentre quello tra i crediti deteriorati non garantiti e il patrimonio netto tangibile è del 9,3%.
“L’indagine condotta dal settimanale ‘L’Espresso’ rappresenta, per la Banca Monte Pruno, il risultato di uno straordinario lavoro svolto negli anni sempre all’insegna del rispetto delle regole, della professionalità dei nostri collaboratori e della capacità di intercettare al meglio i bisogni dei territori in cui operiamo – riferisce il Direttore Generale Michele Albanese – Sappiamo bene, ovviamente, che le prossime sfide saranno ancora più impegnative ma, anche in seguito all’adesione al progetto di Cassa Centrale, possiamo tranquillamente rassicurare tutti coloro che intenderanno affidarsi a noi che siamo già adeguatamente attrezzati per affrontare serenamente il futuro”.
Cliccando QUI è possibile digitare il nome della propria banca e visualizzare la scheda riassuntiva con i relativi dati.
– Chiara Di Miele –