Legambiente Campania ha presentato oggi il dossier “Qual buon vento” durante la seconda edizione del Forum Eolico. In Italia si registra un totale nazionale installato di eolico di circa 12,3 GW, che costituisce circa un quinto del totale del parco rinnovabili elettriche italiano. Il vento soffia particolarmente forte al Sud che ospita sul proprio territorio il 96% della potenza totale italiana, con Puglia, Sicilia e Campania in testa. La Campania è infatti sul podio del vento: è terza per potenza installata e seconda per produzione di energia elettrica.
Qui nel 2022 si sono installati circa 70 MW di nuova potenza da eolico. La Campania è terra “green” e a crederci sono diversi attori. Ci crede la Regione Campania, con il lavoro attraverso il quale continua ad autorizzare, con oculata attenzione, nuovi megawatt di fotovoltaico ed eolico. Guardando agli ultimi cinque anni, dal 2018 al 2022 in Regione sono stati autorizzati circa 600 MW di eolico. A vocazione eolica da sempre, la Campania ha ospitato i primi parchi eolici d’Italia e sarà quindi presto interessata da operazioni di repowering e revamping: parchi da 50 aerogeneratori verranno sostituiti da parchi di poche unità,
con egual potenza e con una produzione maggiore. Sono già stati autorizzati 7 progetti di repowering e vetusti parchi eolici vedranno una diminuzione del numero di aerogeneratori anche del 90%, con una potenza in alcuni casi uguale e in altri più che raddoppiata.
In provincia di Salerno sono 20 i Comuni che hanno installato impianti eolici, tra cui Ricigliano, Buccino, Contursi, Sicignano degli Alburni, Albanella, Campagna, Serre, Altavilla Silentina, Valva, Postiglione, San Gregorio Magno, Ogliastro Cilento, Eboli, Castellabate e la stessa città di Salerno.
“Il terreno è fertile e oggi la Campania è un modello virtuoso nel settore delle rinnovabili – ha commentato Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – ma per andare più veloce verso il dimezzamento delle emissioni e poi la neutralità climatica abbiamo bisogno di accelerare. Da qui ai prossimi anni è acquisito che ci saranno grandi trasformazioni degli impianti esistenti con le numerose opere di repowering e revamping già autorizzate anche nella nostra regione. Un’occasione importante per superare le criticità del passato, ricucire il rapporto con le comunità troppo spesso non coinvolte“.
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