Si sta nuovamente discutendo in questi giorni della sorte del Punto Nascita di Polla. A creare scompiglio è la possibile chiusura del reparto nel caso in cui non si dovesse raggiungere il numero di nascite previsto dal Decreto Balduzzi. A rassicurarci, però, arrivano le parole del primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia, il dottore Francesco de Laurentiis.
“Attualmente non abbiamo novità ufficiali, per cui non possiamo sbilanciarci, ma Polla dovrebbe essere al sicuro, almeno se riusciamo a seguire il trend di nascite in corso – ha sottolineato de Laurentiis -. Lo scorso anno non siamo arrivati a 400 nascite per poco, ricordiamo che i nati sono stati, però, più di 370. Da anni il trend di Polla è in crescita e so che De Luca ha segnalato questo aspetto e lo ha preso in considerazione. Tra l’altro ci tengo a rendere noto che potremmo superare il numero perché da gennaio ad inizio marzo sono state registrate oltre 70 nascite. Io sono speranzoso, ecco”.
Una risposta più mite, invece, arriva alle affermazioni del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ieri a margine di un incontro a Roccagloriosa ha affermato che lo scorso gennaio, dopo le 3 diffide del Ministero per la Salute che ha minacciato di tagliare i fondi alla Regione si sono fatti “interpreti, a Roma, delle richieste dei territori afferenti agli ospedali di Sapri e Polla a rischio chiusura dei Punti Nascita. Questo – ha specificato De Luca – sta a significare che la responsabilità della decisione di chiuderli è chiara ed è del Governo. Quindi ora tocca a voi sindaci del territorio andare a Roma nella sede dei Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico a protestare. Organizzate i pullman. Sarò con voi, anzi sarò io a mettermi alla guida del bus”.
“De Luca dice che sta facendo di tutto per tenere aperti i Punti Nascita e ribadisco che il nostro è stato valutato positivamente dal Presidente della Regione – spiega de Laurentiis -. Nel momento in cui a Polla dovessimo raggiungere il numero previsto di nascite non entriamo proprio nel merito della discussione e io sto lottando da anni per raggiungere questo obiettivo. Come Ginecologia, tra l’altro, il nostro reparto è davvero molto competitivo e non mi riferisco solo ai parti, ma anche a tutte le attività di routine e di prevenzione, basta guardare le lunghe liste d’attesa per capire che lavoriamo molto e mi permetto di dire anche che garantiamo un buon livello di assistenza ginecologica e di chirurgia di settore. Quindi credo che queste siano la garanzia e la testimonianza dell’efficienza del nostro reparto. Sia il numero prossimo di neonati che la qualità dei servizi offerti testimoniano il lavoro del nostro Punto Nascita: la natimortalità è praticamente pari a zero e, anzi, nonostante lo scarso numero di medici facciamo di tutto per non bloccare l’ambulatorio. Facciamo di tutto per far nascere i bambini sani e per garantire ottima salute ai neonati e alle neomamme. Dunque per l’aspetto sanitario il nostro lavoro lo svolgiamo, la politica sanitaria, poi, non mi compete. Del resto gli amministratori sapranno meglio di me che spesso in queste tematiche entra in mezzo la politica e viene tutto strumentalizzato”.