“Siamo stati diffidati tre volte da Roma per gli ospedali con meno di 400 parti, l’anno prossimo chiuderanno”. Così ieri il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha affrontato la problematica dei Punti Nascita a rischio nel Salernitano nel corso dell’inaugurazione del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Eboli.
I Punti degli ospedali di Polla e di Sapri da anni vivono con la spada di Damocle della paventata chiusura per il mancato raggiungimento del numero di parti annuo stabilito dal Ministero della Salute. Tante nel tempo sono state le proteste a tutela dei preziosi servizi offerti da entrambi i presidi a sud della provincia di Salerno e più volte la chiusura è stata scongiurata.
Ma lo spauracchio ritorna dopo le esternazioni del Presidente De Luca e per questo motivo abbiamo sentito il Responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, il dottor Francesco de Laurentiis. “La popolazione del Vallo di Diano è fortemente penalizzata da queste dichiarazioni – dichiara il Primario -. Non ho sentito citare Dea a sud di Salerno, quindi dovremo sperare che gli dei ci aiutino. Non è Cristo che si è fermato ad Eboli, ma la sanità campana. I seri lavoratori, sia nel Vallo di Diano che nel Golfo di Policastro, non sono normali cittadini italiani e campani con il diritto, sancito dalla Costituzione, di essere curati grazie ad una sanità perfetta, efficiente e territoriale?“.
L’ospedale “Curto” è quello che attualmente ha un numero più alto di parti rispetto agli altri due Punti Nascita a rischio (Sapri e Vallo della Lucania). “Abbiamo chiuso nel 2021 con 354 nati, mentre Sapri con 261 e Vallo della Lucania 282 – spiega de Laurentiis -. Mi preoccupa che si parli soltanto di Polla e Sapri. I motivi quali sono? Una dimenticanza? Il Punto Nascita di Polla è l’unico in Campania con un trend in crescita e per fortuna ad oggi abbiamo ai primi di maggio già 130 nati, per cui potremmo addirittura raggiungere o superare il numero dei 400 nati“.
Il dottor de Laurentiis sottolinea con forza la necessità che “almeno la sanità non venga intaccata o ridotta da un punto di vista di prestazioni. Ricordiamo le emergenze che, nel nostro Punto Nascita e non solo, hanno permesso in poche ore di salvare vite umane. E’ di vitale importanza avere un Punto Nascita sotto casa, un’assistenza a pochi metri da casa. Non facciamoci sopraffare dai poteri politici a discapito della nostra salute!“.