Presieduta dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro, si è svolta ieri mattina, nei Saloni di Rappresentanza del Palazzo del Governo, la Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza per analizzare ed approfondire collegialmente lo stato di salute dell’ordine e della sicurezza pubblica in Basilicata.
Inquadrata nel più ampio contesto della delega conferita dal Ministro dell’Interno ai Prefetti dei capoluoghi di regione per assicurare una migliore funzionalità dei servizi di ordine e sicurezza pubblica a livello regionale, la Conferenza Regionale della Basilicata ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Vito Bardi, del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello Armando D’Alterio, dei Procuratori della Repubblica di Potenza Francesco Curcio e di Lagonegro Gianfranco Donadio, del Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, del Presidente di ANCI Basilicata Andrea Bernardo, del vicesindaco di Potenza Michele Napoli, oltre che dei vertici regionali e provinciali delle Forze di Polizia e della Sezione Operativa della DIA di Potenza.
In apertura dei lavori il Prefetto Campanaro ha puntato il faro sulla funzione propulsiva della Conferenza Regionale, volta a sviluppare azioni sinergiche attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema sicurezza dalle Forze di Polizia alla Magistratura, agli Enti territoriali sino alla società civile. Il Prefetto è poi passato ad illustrare i dati statistici elaborati attraverso la banca dati interforze SDI, fornendo uno spaccato circa l’andamento della delittuosità in Basilicata nell’ultimo quinquennio.
Alla fine del 2022, il totale complessivo dei reati in regione ha segnato una flessione del -10,4% rispetto al 2021 e del – 14,2% rispetto al 2019, anno pre-pandemia considerato tecnicamente l’anno di riferimento. Analoga sensibile flessione si registra nei primi dieci mesi dell’anno corrente, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: “I dati dicono di una generale tendenza alla flessione dei reati comuni, inclusi quelli a carattere predatorio, e per questo dobbiamo ringraziare il capillare e prezioso lavoro di controllo del territorio svolto dalle Forze di Polizia – ha evidenziato il Prefetto Campanaro – Registra, invece, un aumento nel corso dei primi dieci mesi di quest’anno la voce dei reati legati al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, pari ad un + 37,6% regionale, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Il fenomeno è più marcato nel Potentino, ove oltretutto l’aumento percentuale si accompagna all’abbassamento del livello d’età dei consumatori”.
Le rilevazioni del Nucleo Operativo Tossicodipendenze – N.O.T. hanno evidenziato, infatti, che il 47% delle segnalazioni ricevute ha riguardato la fascia d’età fino a 22 anni, percentuale salita al 51% per l’anno 2023. “Il tema del consumo degli stupefacenti è strettamente connesso al più ampio problema del disagio giovanile, su cui la Prefettura di Potenza ha insediato, mesi fa, uno specifico Tavolo con Istituzioni, associazioni di categoria e società civile con l’obiettivo di mettere in campo azioni corali, volte a fronteggiare tutti insieme il disagio vissuto dai nostri ragazzi, particolarmente aggravato dalla pandemia”, ha osservato il Prefetto di Potenza.
La riunione è, quindi, proseguita con una approfondita analisi della criminalità organizzata lucana e dei suoi profili evolutivi. I partecipanti al Consesso regionale hanno unanimemente convenuto sulla necessità di consolidare ulteriormente le profonde sinergie, nel rispetto delle competenze di ognuno, per ottimizzare l’efficacia delle azioni finalizzate al comune obiettivo del contrasto alla criminalità organizzata.
In particolare, di fronte ad una maggiore capacità penetrativa della criminalità organizzata nel tessuto dell’economia legale, è stata sottolineata l’importanza strategica del rafforzamento del sistema prevenzionistico di natura amministrativa, rappresentato dallo strumento delle informazioni antimafia, con il potenziamento dell’azione istruttoria dei Gruppi Interforze Antimafia istituiti presso le Prefetture.
“In Basilicata sussiste un elevato rischio di compromissione del tessuto sociale, economico ed istituzionale, come hanno dimostrato le numerose operazioni di Polizia Giudiziaria degli ultimi due anni – afferma in conclusione il Rappresentante dello Stato -. Per massimizzare l’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità è fondamentale il coinvolgimento e lo stimolo di tutti gli altri apparati pubblici, in particolare Regione ed Enti locali, oltre alla società civile, lavorando tutti insieme per il radicamento della cultura della legalità”.
Al termine della sessione di lavoro, il Prefetto Campanaro ha annunciato il prossimo rinnovo del “Protocollo di intesa per la promozione della sicurezza integrata”, tra Regione Basilicata, Prefetture di Potenza e Matera, Comuni di Potenza e Matera ed Anci Basilicata.