La legge di riordino delle Province continua a destare preoccupazioni per la sua poca chiarezza, tanto che qualche mese fa Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, ha incontrato i Presidenti delle Province di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, che hanno evidenziato la fase di grande difficoltà in cui versano le rispettive Amministrazioni, a causa del riordino delle funzioni previsto dalla legge 56/2014 e della brusca riduzione di risorse decisa dalla legge di Stabilità per il 2015.
Ondanews ha incontrato il Presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, che ha tracciato un bilancio del 2015 con lo sguardo rivolto all’anno che è appena iniziato.
“Le Province italiane vivono un periodo economicamente difficile, sia l’ANCI che l’UPI nazionale si stanno impegnando in maniera forte. Già il modo nel quale abbiamo chiuso il bilancio in maniera straordinaria con ritrovamenti economici e finanziari un pò “stiracchiati” ci dice che lo stato in cui versano le Province è davvero difficile – spiega Canfora – Tuttavia, apprezzo lo sforzo legislativo della legge 56 (e poi del decreto 75) di tentare una rivoluzione costituzionale: dobbiamo ripensare le Province, ridefinirle come Area Vasta. E’difficile immaginare che una trasformazione possa essere rapida”.
“Il vero trauma è stata la legge di Stabilità, nella quale non sono state prefigurate le coperture finanziarie per le cosiddette “funzioni fondamentali”, tra le quali ci sono la viabilità, la scuola, i trasporti, la pianificazione territoriale ed urbanistica. Le urgenze sono sicuramente legate alla viabilità e alla scuola, che non hanno risorse sufficienti – continua il Presidente – Per il 2016, c’è poco di quanto avevamo richiesto come Anci e UPI. Per la fine di gennaio, massimo inizio febbraio, convocheremo tutti i Sindaci della Provincia di Salerno: abbiamo “mappato” tutto il territorio per stabilire insieme a loro quali sono le urgenze, le priorità su cui intervenire rapidamente. Per quanto riguarda le scuole, stipuleremo una convenzione con INVIMIT (Investimenti Immobiliari Italiani, società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ndr.) in modo che, attraverso l’efficientamento energetico, si possa garantire l’avvio delle procedure per mettere le scuole in sicurezza”.
“La Provincia come Area Vasta deve diventare stazione appaltante: in questo percorso di riforma i Piccoli Comuni hanno oggi necessità dell’Area Vasta, che deve sovrintendere e coordinare Unioni di Comuni, Consorzi intercomunali – evidenzia – Ci stiamo attrezzando con un regolamento, una convenzione a prezzi accettabili, argomento di cui parleremo nell’Assemblea in un momento di ascolto e proposta”.
“Una buona notizia c’è: per fine gennaio partiranno sei appalti – conclude Canfora – Riusciremo anche a firmare il contratto con la ditta che ha vinto l’appalto per la Cilentana”.
– Filomena Chiappardo –
Dovete CHIUDERLE le province!
Hai ragione Nutella, un’ altra promessa di Renzi svanita!