Nuova protesta quella che si è tenuta stamattina a Persano per dire ancora una volta “no” ai rifiuti provenienti dalla Tunisia. Capofila e promotore dell’evento è il sindaco di Serre, Franco Mennella, che al suo fianco ha visto il sostegno di diversi primi cittadini della Piana del Sele. Numerosi anche i partecipanti alla manifestazione, molti dei quali, come sottolinea il sindaco, erano agricoltori.
“Sono proprio gli agricoltori quelli che da questa vicissitudine subiranno maggiori danni – afferma Mennella -. Un principio che abbiamo adottato è stato quello della trasparenza: informare passo per passo i cittadini su tutto quello che succede. Trasparenza che la Regione, la Provincia ed Ecoambiente non hanno avuto nei nostri riguardi”.
Il primo cittadino di Serre ha poi riferito di una carenza di comunicazione da parte delle Autorità, infatti solo tramite le testate giornalistiche è venuto a conoscenza dell’imminente arrivo di un carico di rifiuti dalla Tunisia destinato al comprensorio militare di Persano. “I cittadini hanno saputo della notizia prima di me, quando ho ricevuto messaggi e telefonate ho potuto soltanto rispondere ‘non so niente’”.
“Quando ho chiamato il Presidente della Provincia – continua – mi ha riferito che c’erano in corso delle problematiche internazionali e che bisognava risolvere il problema e che c’era bisogno del nostro contributo. Ho iniziato subito ad interfacciarmi con gli altri colleghi, che tra l’altro ringrazio, in particolare Francesco Cembalo sindaco di Altavilla Silentina e Mario Conte di Eboli. Successivamente ho scoperto che era stato anche organizzato un sopralluogo tecnico all’interno del comprensorio, al quale non eravamo stati invitati. Io mi sono presentato comunque insieme all’Assessore all’Ambiente e con il responsabile dell’Ufficio Tecnico, è stato redatto il verbale del sopralluogo nel quale ho fatto precisare quanto accaduto. Una scorrettezza istituzionale”.
“Il programma dalla Regione e Provincia è stato pubblicato solo alcuni giorni fa, questo significa che è stato fatto tutto in fretta e furia senza neanche completare gli atti formali. Non sono stati rispettati i principi di legge e per questo ci siamo rivolti alla Procura. Il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, aveva detto chiaramente che l’intenzione era di portare qui i rifiuti nel comprensorio militare, Bonavitacola invece con arroganza ha detto ‘sono 6000 tonnellate, ma di che cosa?’, infatti di cosa stiamo parlando? Non conosciamo la natura di questi rifiuti”.
“Sono al termine del mio mandato – ha aggiunto in conclusione Mennella – mancano soltanto 4 mesi, ma chi mi succederà dovrà portare avanti questa mia missione, dovrà coordinarsi e collaborare i sindaci del territorio, perché dobbiamo tutelare insieme il territorio. Noi ci opponiamo e ci opporremo con ogni mezzo legale e in maniera pacifica, come sempre. Siamo andati in Procura e ci è stato detto che stanno indagando e la Cassazione dovrà decidere se dovrà essere la Procura di Potenza o di Salerno a continuare con le indagini. I rifiuti per ora saranno sequestrati dalla Procura sul molo. Io vorrei trovare subito un sito dove effettuare la caratterizzazione per vedere che rifiuti sono e smaltirli immediatamente. I sindaci della Piana del Sele, degli Alburni e di tutta la zona che comprende il Sele – Tanagro si devono muovere insieme perché non devono più utilizzare queste aree per i rifiuti”.