Venerdì scorso gli attivisti di Salerno Animal Save e Napoli Animal Save hanno protestato di fronte al circo Lidia Togni a Bellizzi per esprimere dissenso sull’utilizzo degli animali negli spettacoli.
“Siamo riusciti a vedere e riprendere elefanti indiani, pinguini di Humboldt, cavalli e tigri bianche. Questi erano gli animali lì presenti, utilizzati per il divertimento delle famiglie. Animali che dovrebbero e vorrebbero trovarsi ovunque tranne che lì – affermano gli attivisti -. Abbiamo protestato per varie ore, nonostante il malcontento dei responsabili, e abbiamo visto purtroppo innumerevoli famiglie varcare i cancelli del circo. Altrettante, però, sono state le risposte di supporto fatte da chi passava lì e ci vedeva, comprendendo il motivo per cui ci stavamo affiancando alla lotta di liberazione degli animali“.
Napoli Animal Save e Salerno Animal Save fanno parte di una rete globale di centinaia di capitoli di Animal Save Movement che testimoniano la sofferenza degli animali e le ingiustizie ai cancelli dei mattatoi. La missione di Animal Save Movement è quella di condividere l’idea che tutti hanno il dovere morale di testimoniare e di porre fine all’allevamento degli animali.
“Gli animali sono individui senzienti dotati della capacità di autodeterminarsi – proseguono – ma ciò non può accadere se vivono sotto la morsa delle violenze umane, costretti ad esibirsi e a compiere gesti innaturali, i quali vengono appresi con tecniche di addestramento atroci e disumane. Gli psicologi affermano che portando i bambini al circo stiamo trasmettendo ed insegnando loro uno dei messaggi più pericolosi: quello secondo cui gioire e ridere della sofferenza altrui sia giusto. Possiamo scegliere di portare i bambini in luoghi in cui gli animali vivono liberi, come ad esempio i rifugi antispecisti, o possiamo mostrare loro la bellezza degli animali attraverso i documentari o ancora recandoci in circhi che utilizzano gli animali fatti di ologrammi“.