Lo scorso 26 febbraio è stata presentata a Roma in Corte di Cassazione dal Partito Animalista Italiano la Proposta di Legge per vietare l’impiego degli animali selvatici e non nei circhi. Tra gli undici firmatari della Proposta, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio, anche quattro della provincia di Salerno tra cui Vincenzo Ferrara di Padula, unico firmatario del Vallo di Diano.
Il prossimo obiettivo degli attivisti sarà il raggiungimento di 50mila firme indispensabili affinché possa essere presentata in Parlamento. Al fine di raggiungere il maggior numero di persone è stato creato anche un apposito hashtag #LeggeBastaAnimaliAlCirco e lo slogan “io non mi diverto“.
Negli ultimi anni la presenza degli animali durante gli spettacoli circensi ed itineranti è sempre più contestata dagli animalisti ma anche dalla sempre maggiore sensibilità dei cittadini che considerano tali spettacoli una violenza verso la fauna, costretta a compiere esercizi e prodezze non appartenenti alla loro indole nonché condannati a vivere in spazi molto limitati.
Riscontro di questa tendenza è il maggior distacco da parte del pubblico, in genere in prevalenza costituito da bambini, attirati verso intrattenimenti alternativi, ma anche per una crescente sensibilità animalista.
“Gli animali nei circhi non hanno più senso e ragione di esistere – spiega Vincenzo Ferrara – non possono e non devono subire sofferenze, maltrattamenti e prigionia per qualche minuto di divertimento di noi umani. Loro non si divertono ma soffrono e subiscono offese e mortificazioni. Devono vivere liberi nel loro ambiente naturale e consono alla loro specie“.
La fauna costretta alla vita circense non ha nulla in comune con i propri simili che vivono nel loro habitat naturale, si ritrovano infatti snaturalizzati e privati drasticamente delle loro esigenze biologiche. Alcune indagini delle associazioni animaliste, inoltre, hanno dimostrato come alcuni metodi di addestramento siano molto violenti e costringano gli animali a vivere in assenza di cibo, causandone spesso la morte degli stessi. Numerose Nazioni hanno già vietato, anche parzialmente, l’impiego degli animali negli spettacoli circensi tra cui Austria, Danimarca, Belgio, Grecia, Croazia.
– Gianluca Calenda –